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Ripescaggi in Serie B, incredibile ma vero: si apre un nuovo spiraglio per il Catania…
CATANIA – Ci sarà il colpo di scena finale per un Catania che intanto colleziona successi a suon di gol in C? Per il Catania si è riaccesa in queste ore la speranza Serie B e questo perché sarà il Tar a decidere domani martedì 9 ottobre in maniera definitiva la controversia sui ripescaggi che ha scatenato un caos durato tre mesi.
Il discorso del format si è riaperto sabato scorso, giorno in cui è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto legge approvato dal governo in materia di giustizia sportiva, un decreto che da ieri 7 ottobre è divenuto efficace. La competenza a decidere sui ricorsi relativi ai format e ai ripescaggi passa così subito al Tar del Lazio, presieduto dalla dottoressa Panzironi, che domani – l’orario d’inizio dell’udienza è fissato per le ore 9 – dovrà decidere sul ricorso proposto dai lungimiranti legali del Catania calcio.
«Il 16 agosto avevamo chiesto al governo, con una motivata istanza, d’intervenire quale ente vigilante, al fine di ripristinare le norme violate – dice l’avv. Gitto che assieme ai colleghi Tedeschini, Chiacchio e Reitano assiste il club rossazzurro -. Finalmente, anche se con ritardo, il governo ha compreso che in alcune materie, come quella che ci riguarda, la giustizia sportiva fa fatica, per usare un eufemismo, a giudicare con serenità e quindi, ha adottato il più drastico dei rimedi, e cioè ha sottratto al magistrato sportivo la possibilità di decidere trasferendola al giudice statale. Noi avevamo già proposto il ricorso al Tar Lazio eccependo tutti i vizi di legittimità che a nostro avviso affliggono i provvedimenti impugnati. Domani discuteremo il ricorso e chiederemo la decisione. Siamo certi della bontà delle nostre tesi e siamo certi che troveremo un giudice senza la necessità di andare a Berlino».
Il Tar del Lazio, secondo quanto stabilito nel decreto legge del governo, dovrà decidere applicando la procedura accelerata già prevista in materia di appalti. Comunque andrà a finire, bisogna dare atto al governo di essere intervenuto mettendo fine a una farsa e a una violazione di legge senza precedenti nella storia del calcio italiano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA