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Razzismo: mondo del calcio unito contro le discriminazioni
Gravina:"Uguali nelle nostre diversità".Thuram:"Fatto culturale"
ROMA, 21 MAR – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, la Figc lancia una nuova campagna che, per la prima volta, vede tutto il mondo del calcio italiano unito in un fronte comune contro la discriminazione. L’obiettivo è diffondere un messaggio forte e univoco attraverso le piattaforme web e social della Federazione e dei principali stakeholder del calcio: Leghe (Lega Serie A e B, Lega Pro e Lnd, Assocalciatori e Assoallenatori, Aia, Settore giovanile e scolastico, Settore tecnico, Divisione calcio femminile, calcio paralimpico e sperimentale. Il progetto vede come partner istituzionale l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della presidenza del Consiglio ed è stato realizzato con il contributo Uefa HatTrick FSR. La campagna sarà lanciata in occasione della partita Italia-Macedonia del Nord. “Il calcio italiano dice no alla discriminazione – dice il presidente della Figc, Gabriele Gravina – e lo fa con una voce unica, mettendo in campo la sua forza comunicativa e l’impatto di un’immagine visiva molto chiara: siamo uguali nelle nostre diversità!”. “Lega Pro e tutti i suoi club sono coinvolti nella campagna per ribadire i valori della tolleranza, del rispetto reciproco e dell’accoglienza del prossimo”, sostiene il presidente della Serie C, Francesco Ghirelli. Sull’argomento del razzismo è intervenuto anche Lilian Thuram, ex difensore di Parma e Juve, a Linea Diletta, su Dazn. “La gente – spiega l’ex difensore francese – si spaventa quando lo dico, ma è così. Quando giocavo in Italia, e alcuni tifosi facevano l’imitazione della scimmia, ho capito che trattare male i neri è una cosa culturale, trattare male le donne è una cosa culturale, trattare male gli omosessuali è una cosa culturale: è un’abitudine che si radica dentro la mente. Ed è gravissimo. I pensieri razzisti diventano una trappola che conforma il tuo immaginario”.