Ci sarà anche Totò Antibo, leggenda dello sport italiano, vicecampione olimpico e iridato e doppio campione europeo dei 5.000 e 10.000 metri tra i dieci personaggi che il 2 dicembre saliranno sul palco del Teatro Massimo di Palermo per ricevere il premio “Genio Città di Palermo”. Lo speciale riconoscimento realizzato dall’Accademia delle Belle Arti, arrivato alla seconda edizione, viene attribuito a tutti coloro che, con opere e azioni di alto profilo civico, sociale, artistico-culturale, scientifico o professionale, si sono distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola e dello sport, fornendo un prestigioso contributo alla Città di Palermo. “Ringrazio il presidente della Commissione Elio Adelfio Cardinale e il sindaco Roberto Lagalla per questo prestigioso riconoscimento – le parole di Totò Antibo – un onore ricevere dalla città di Palermo questo premio”.
“Nel quadro di una città che ancora mantiene contraddizioni e difficoltà, sulle quali occorre lavorare, possibilmente tutti insieme in una logica di confronto e condivisione – afferma il sindaco Roberto Lagalla – avere promosso, insieme al prof. Elio Cardinale, l’istituzione del premio “Genio Città di Palermo” significa fare emergere testimonianze ed esempi importanti che, non solo vengono riconosciuti, ma in qualche modo possono diventare positivi punti di riferimento per i più giovani“.
Il 2 dicembre a ricevere questo ambito riconoscimento oltre a Totò Antibo ci saranno: Eleonora Abbagnato, ballerina; Simonetta Agnello Hornby, scrittrice; Ettore Cittadini, medico; Vincenzo Morgante, giornalista;
Giovanni Pitruzzella, giudice della Corte costituzionale; Pippo Madè, pittore; suor Susanna Scaraggi, fondatrice casa di accoglienza San Vincenzo De Paoli; Nicola Fiasconaro, maestro pasticcere e Just Maria, società di produzione pubblicitaria e cinematografica.
LA SCHEDA TI TOTO’ ANTIBO. La gazzella di Altofonte, classe 1962, ha vestito in carriera 33 maglie azzurre. Dopo aver praticato il calcio fino alla fine della scuola media, ha conosciuto il suo mentore, il prof. Gaspare Polizzi a 17 anni e il sodalizio non si è più infranto. Con risultati già eccellenti da junior (argento agli Europei juniores), è stato il miglior fondista del mondo, l’ultimo europeo a trionfare prima che del dominio africano. Memorabile la sua doppietta 10.000-5000, rispettivamente con 27’41″27 e 13’22”, agli Europei di Spalato 1990 e questo sebbene sulla distanza più breve fosse caduto per collisione con un avversario dopo appena 20 metri di corsa.
Nel 1988 era finito 2° nei 10.000 ai Giochi Olimpici di Barcellona dietro il marocchino Brahim Boutayeb (27’23″55 contro 27’21″46). Dal 1991 ha sofferto di una forma di epilessia che già lo aveva colpito da giovanissimo e nel 1996 s’è ritirato dalla scena agonistica, ma le sue gesta rimangono sempre impresse nella mente di tutti gli appassionati di sport che continuano a volerlo bene.