Un siciliano sul tetto d’Europa. Nino Pizzolato ha sbaragliato il campo agli Europei di sollevamento pesi e nella rassegna continentale di Mosca ha chiuso con tre ori e tre nuovi record italiani. Un magico per Nino Pizzolato, trapanese, classe 1996, visto che nella categoria 81 kg ha bissato il titolo vinto nel 2019 a Batumi in Georgia. Un successo straordinario che è arrivato alla fine di una prova impeccabile che ha visto l’atleta del Gs Fiamme Oro superare una quotata concorrenza con l’ultimo a resistere allo strapotere del trapanese che è stato il bulgaro Karlos Nasar. E per farlo Pizzolato ha dovuto battere tre record italiani: 164 kg nello slancio, 206 kg nello strappo e 370 kg nel totale. Pizzolato che nel 2020 aveva vinto la Coppa del Mondo a Roma, prima di questa gara con 358 kg era 7° nel ranking olimpico e adesso con i 370 kg sollevati a Mosca ha staccato il “pass” per i Giochi di Tokyo.
MAGICO BIS. .
Soddisfatto anche il presidente della Federpesi, il nisseno Antonio Urso: .
Pizzolato si allena al Centro Olimpico Onesti di Roma, dietro la direzione tecnica di Sebastiano Corbu, mentre gli allenatori che lo hanno accompagnato in gara sono stati i tecnici della Nazionale, Gonario Corbu e Pietro Roca.
ITALIA LEADER. Le medaglie vinte da Pizzolato hanno permesso all’Italia di chiudere con uno straordinario bottino di podi la rassegna continentale di Mosca. Prima di Pizzolato c’era stato nei 49 kg il bronzo nello strappo con 81 kg di Giulia Imperio; nei 61 kg, bronzo nello slancio con 158 kg di Davide Ruiu; due podi nei 67 kg per Mirko Zanni, oro nello strappo con 148 kg e argento nel totale con 318 kg sollevati e tre podi per Alessia Durante nei 71 kg, argento nello slancio con 122 kg, bronzo nello strappo con 97 kg e argento nel totale con 219 kg.
L’Italia ha così chiuso alla grande questa edizione degli Europei di Mosca e può guardare con fiducia alle qualificazioni olimpiche dove è pronto a rimettersi in gioco il nisseno Mirco Scarantino, classe 1995, ma nonostante la giovane età già in azzurro in due edizione dei Giochi (Londra 2012 e Rio 2016) pronto ad eguagliare il papà-allenatore Giovanni che da atleta ha partecipato a tre Olimpiadi.