ROMA, 01 MAR – Grande spettacolo al PalaPellicone di
Ostia (Roma) per le finali di Sthenathlon, la nuova disciplina
coniata dalla Federazione Italiana Pesistica, che ha visto
trionfare la forza in ogni sua sfaccettatura. Tradotto
letteralmente, i ‘Giochi della Forza’ che si stanno rivelando
una grande sorpresa nel panorama sportivo italiano, avendo
portato il fitness funzionale agonistico da metodologia di
allenamento a sport vero e proprio, spettacolarizzandolo.
Uno show di musica, luci ma soprattutto di grande sport: alzate,
bike, vogatori, thruster, pull up, atleti di tutte le classi
d’età con tanta voglia di tornare a gareggiare e di condividere
emozioni dopo due anni di pandemia. Nato infatti nel 2020, il
Progetto Sthenathlon, ha rappresentato un gancio importante per
uscire, anche solo virtualmente, dalle quattro mura e guardare
oltre.
Sei le prove, dette Titani, affrontate in Finale, sei diversi
‘work out’ per dirla in gergo agonistico: qualcuno basato sulla
forza, qualcuno sulla resistenza, sui quali si sono confrontati
gli atleti, che sono riusciti ad ottenere il pass durante le
tappe intermedie. Un Circuito lungo un anno, durante il quale
qualche Titano è stato affrontato dal vivo, qualcuno in forma
virtuale, con le prove on line, dalle quali sono usciti i
migliori 80 Sthenathleti. E alla fine di una due giorni ricca di
emozioni sono stati incoronati i primi campioni e le prime
campionesse Sthenathlon. Testimonial dell’evento la vice
campionessa olimpica di Tokyo 2020, Giorgia Bordignon. “È andata
benissimo – ha detto Antonio Urso, presidente Fipe –
lo spettacolo è straordinario; questa è una sfida che la FIPE
ha voluto accettare per provare a vedere l’allenamento con i
sovraccarichi sotto un altro punto di vista, per creare un
movimento nazionale e, perché no, un giorno anche internazionale
e tentare di creare un movimento culturale intorno a una nuova
disciplina, lo Sthenathlon che mi sembra di grandissimo appeal.
Sthenathlon è nato in un momento delicato per lo sport e per
l’Italia intera, facendo da traino per una buona fetta di
sportivi, un unicum nel panorama agonistico”.