Palermo Calcio, Zamparini indagato per mancato versamento Iva ma il vero problema è il closing

Di Redazione / 19 Giugno 2017

PALERMO – Nelle casse del Palermo Calcio non ci sarebbe un buco di decine di euro, ma solo un debito con il fisco pari a 1,8 milioni – già rateizzato dall’Agenzia delle entrate – per il mancato versamento dell’Iva. Il proprietario ed ex presidente della società, Maurizio Zamparini, è indagato per il reato previsto dall’art. 10 del decreto legislativo 74 del 2000. Il reato si estinguerà quando il pagamento sarà concluso.

 

Dal fascicolo sul mancato versamento Iva nel 2014 e 2015 sarebbe nata l’indagine conoscitiva della Procura sui conti del Palermo. Indagine subito chiusa, dice il legale del Palermo Enrico Sanseverino, quando è stata consegnata la certificazione sulla rateizzazione del pagamento.

 

Ma a tenere in ansia i tifosi rosanero non è tanto questa indagine sulle casse della società, quanto l’atteso closing con la cordata rappresenta da Paul Baccaglini. Potrebbe essere oggi il giorno della verità per il Palermo che attende ormai da oltre un mese e mezzo il closing con il quale le azioni della società calcistica passeranno da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini e alla YW&F, la cordata anglo-americana che si sarebbe fatta avanti per rilevare il club. L’ultimatum è stato fissato da Zamparini, stanco, come i tifosi, di attendere notizie e impaziente di organizzare il lavoro per la prossima stagione.

 

Non sono ancora stati scelti il direttore sportivo e il tecnico (si parla di Marcello Carli come ds e Massimo Oddo come allenatore) e anche il ritiro è in alto mare. La sensazione è che, se l’affare non si dovesse chiudere nelle prossime ore, Zamparini potrebbe ripensarci e andare avanti da solo.

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