Su una cosa Maurizio Zamparini ha ragione: “è un’annata disgraziata”. Soprattutto per gli allenatori. Il presidente, che ha esonerato Walter Novellino per richiamare Davide Ballardini, quest’anno ha superato se stesso. Saranno stati i due anni di matrimonio (quasi) tranquillo con Beppe Iachini, l’assenza di una dirigenza dai pieni poteri o semplicemente il susseguirsi di una serie di sfortunate circostanze, fatto sta che Zamparini ha voluto recuperare il tempo perso mettendo sulla panchina rosanero sette allenatori con nove cambi, almeno finora. Tutto è cominciato il 10 novembre con l’esonero di dell’allenatore del cuore: Beppe Iachini.
Dopo una vittoria, tra l’altro. “È stata una decisione ponderata – ha spiegato Zamparini quella volta – mi sono anche consultato con i miei collaboratori prima di prenderla. Se non avessimo vinto domenica saremmo in retrocessione piena”.
Il subentrato Davide Ballardini aveva resistito altri tre mesi , fino all’11 gennaio. A esonerarlo era stata la squadra, come ci tenne a dire Zamparini. Un duro scontro con i “senatori” (soprattutto con Stefano Sorrentino) aveva vanificato la vittoria con il Verona, fuori casa. Fu a questo punto che a Zamparini venne in mente un’idea illuminante: il tecnico straniero Gulliermo Barros Schelotto, ex giocatore e tecnico argentino. “Ho avviato un nuovo progetto – ha detto in quell’occasione il presidente – che vede Gulliermo Barros Schelotto nuovo allenatore del Palermo. Non tutte le disgrazie vengono per nuocere. Dopo una notte in bianco ho deciso di anticipare un piano che doveva partire da giugno. Entreranno al mio fianco nuovi imprenditori”. Nel frattempo, visto che Schelotto non aveva il patentino, sulla panchina andarono Fabio Viviani, Giovanni Bosi, Giovanni Tedesco, di nuovo Bosi, fino al ritorno di Beppe Iachini il 15 febbraio.
Dopo il “battesimo” con il 5-0 inflitto dalla Roma, il pareggio casalingo con il Bologna e la sconfitta con l’Inter a San Siro, Zamparini sbotta e dà del “deficiente” al suo tecnico preferito. Iachini saluta e se ne va. Il 10 marzo è il momento di Walter Novellino che viene esonerato dopo quattro partite e un punto. Toccherà adesso a Ballardini cercare di tenere duro fino alla fine del campionato.