Novellino si presenta «Nelle prossime partite dobbiamo collaborare per non affondare»

Di Redazione / 10 Marzo 2016

Il fatto che Walter Novellino non sia stato esonerato dal presidente Maurizio Zamparini forse non depone a suo favore. Almeno per gli scaramantici. Come ha detto il nuovo tecnico del Palermo, scelto dal patron per rimpiazzare il dimissionario Beppe Iachini, «Zamparini è fatto così» e l’eventuale licenziamento è messo in conto. Di sicuro, Novellino è abituato alle sfuriate del presidente rosanero per averle subite quando allenava il Venezia. I tifosi, chiamati da «Zampa» a collaborare e a non contestare, non sono contenti della scelta della società un po’ perché legati a Iachini – il tecnico della promozione – e un po’ perché scettici sulle qualità dell’ex allenatore del Modena. L’obiettivo comune rimane la salvezza e su questo ha puntato Zamparini in una lettera ai supporter. «Purtroppo – ha scritto – in caso di retrocessione andrebbero in serie B la società con il presidente, la squadra e la città di Palermo. Non certo i tecnici e gli allenatori che possono andare in altri club. Per questo motivo noi tutti, dalla Società alla squadra, dai tifosi alla città, siamo sulla stessa barca e tutti insieme, nelle prossime dieci partite, dobbiamo collaborare per non affondare». Chissà se il tifo organizzato seguirà il consiglio. Le proteste di ieri al campo d’allenamento di Boccadifalco non devono essere, infatti, sottovalutate perché sintomo di un’insofferenza ormai cronica ai continui colpi di mano del presidente. Una sconfitta contro il Napoli, domenica prossima al Barbera, inasprirebbe una situazione già critica. Sembra non pensarci Novellino, felice come un ragazzino per il nuovo incarico. «Ho questa possibilità – ha detto al suo arrivo in città per firmare il contratto – speriamo di fare belle cose. Serve molto entusiasmo, io ce l’ho. Spero di restare l’unico a non essere esonerato, l’importante è lavorare. Non ho chiesto garanzie». Il nuovo tecnico dovrebbe virare verso un 4-4-2 meno difensivo del 3-5-2 tanto caro a Iachini e inadeguato, secondo Zamparini, ai giocatori rosanero. Il problema rimangono gli esterni. A centrocampo il Palermo, se si esclude Quaison, non ha ali di ruolo e il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3. Al di là del modulo, l’importante sarà fare risultati «per costruire – come ha detto Zamparini – la salvezza del Palermo».

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