“A braccetto” lungo la pista di atletica, poi lo scambio di gagliardetti prima del fischio d’inizio. Nissa-Enna è stata una festa di sport e al “Tomaselli”, in occasione del turno preliminare di Coppa Italia di Serie D, si è vissuta una giornata che – a detta delle due società – resterà nella storia.
“Devo fare i complimenti all’Enna – ha detto il presidente della Nissa, Luca Giovannone – perché composta da una società di persone perbene che intendono il calcio così come lo intendiamo noi. Le famiglie e i bambini devono venire allo stadio per divertirsi, tifare per la propria squadra, certamente, ma deve sempre essere una festa. Noi siamo sempre stati per questo tipo di situazioni e domenica ci siamo divertiti“.
Considerazioni a cui hanno fatto il paio quelle del sodalizio ennese, rappresentato dal presidente Luigi Stompo e dal direttore generale Fabio Montesano: “Ci siamo complimentati con la Nissa per l’accoglienza ma non avevamo dubbi. Conosciamo la loro società e siamo stati accolti benissimo. E’ questo il calcio che intendiamo e tutto ciò è stato possibile perché quando c’è un pensiero comune, si arriva a vivere giornate come quelle di domenica. Un ringraziamento anche alle forze dell’ordine con a capo il dottor Felice Puzzo, dirigente del Commissariato di Pubblica sicurezza della Questura di Caltanissetta e all’avvocato Umberto Ilardo, che ha curato il ricorso al Tar contro la decisione dell’Osservatorio che aveva disposto la disputa della partita a porte chiuse”.
L’avv. Ilardo, che ricopre altresì la carica istituzionale di vice presidente della World Federation for Company Sport – WFCS (ossia la Federazione Mondiale dello Sport di Impresa), ha precisato: “È stato significativo ed emozionante quando il pubblico dei tifosi nisseni, invitato dallo speaker, ma con partecipazione in massa, ha applaudito la squadra dell’Enna “in vece” dei tifosi ennesi che non hanno potuto direttamente presenziare, poiché su questo connubio ideale si deve lavorare per costruire sullo sport i valori del mondo civile”.