Moto: da Simoncelli a Dupasquier una lunga scia di sangue nel Circus delle due ruote

Di Redazione / 30 Maggio 2021

ROMA  – Un incidente terribile quello al Mugello capitato a Jason Dupasquier che ricorda molto nella dinamica e purtroppo anche nelle conseguenze quello in Malesia dove morì Marco Simoncelli l’11 ottobre del 2011. Una scia di sangue quella che vede protagonista il Circus delle due ruote che non si ferma nonostante tutte le misure di sicurezza messe in pista e fuori. Il Sic morì dopo una scivolata in curva a 200 orari, cercò di restare aggrappato alla sua moto imprimendo una strana traiettoria, non accorgendosi del sopraggiungere veloce di Colin Edwards e Valentino Rossi. In entrambi i casi l’impatto fu violentissimo e inevitabile.

L’ultimo in ordine di tempo a morire nel Motomondiale fu lo spagnolo Luis Salom: il 3 giugno 2016, a seguito di una caduta nelle prove libere del Gran Premio di Catalogna della classe Moto 2, viene colpito dalla sua stessa moto rimbalzata contro le protezioni. A causa della gravità delle sue condizioni viene trasferito d’urgenza al vicino ospedale di Barcellona, dove muore pochi minuti dopo per le ferite riportate.

Proprio il periodo in cui morì Simoncelli fu terribile in termini di vite perse nelle gare motociclistiche: nel 2013 in un drammatico incidente sulla pista di Latina, durante le prove del Sic Supermoto, gara intitolata a Simoncelli, muore Doriano Romboni, che l’8 dicembre avrebbe compiuto 45 anni. Romboni ha corso nel Motomondiale (l’esordio nel 1989 nella classe 125) vincendo sei gare, la prima nel 1990 in Germania. Prima della tragedie di Romboni l’estate precedente sul circuito di Mosca, durante una gara del mondiale Supersport, Andrea Antonelli. Lo sfortunato 25enne pilota di Castiglione del Lago cadde sulla pista resa scivolosa dalla pioggia e fu violentemente urtato da un altro pilota italiano, Lorenzo Zanetti.

Un incidente simile a quelli di Antonelli e Simoncelli era accaduto anche il 5 settembre 2010, sempre a Misano. Nella gara di Moto2, il 19enne giapponese Shoya Tomizawa cadde in curva, e venne anch’egli investito da due delle moto che lo seguono a distanza ravvicinata a quasi 200 all’ora.

Il 6 aprile 2003 la tragedia del giapponese Daijiro Kato, grande promessa della Motogp. Faceva parte del team Gresini, lo stesso di Simoncelli. L’incidente avvenne sulla pista giapponese di Suzuka: Kato perse il controllo della sua moto e si schiantò violentemente contro un muretto di protezione lungo i bordi del circuito, riportando ferite gravissime, e morì qualche giorno dopo in ospedale, senza mai riprendere conoscenza.

Risale, invece, al 20 maggio 1973 la tragedia in cui persero la vita Renzo Pasolini e Jarno Saarinen. Fu proprio l’italiano a cadere per primo durante il Gp delle Nazioni (classe 250) sul circuito di Monza, coinvolgendo altri piloti nella caduta.

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Tag: dupasquier marco simoncelli motociclismo