CATANIA – Gli argentini di un Catania che scrisse la storia nelle otto recenti stagioni vissute in Serie A, piangono Maradona. Idolo, per molti di loro amico, persino allenatore durante la parentesi di Diego alla guida della Nazionale. Ieri sui social i messaggi sono diventati virali specialmente per gli sportivi siciliani e per i tifosi rossazzurri. Il più vicino, negli ultimi anni, al “Pibe” è stato Mariano Andujar, portiere del Catania dal 2009 al 2014, se si fa eccezione di un periodo breve nell’Estudiantes. Fu proprio Maradona a convocarlo, nel 2010, per i Mondiali in Sudafrica come vice di Romero. Ieri Andujar ha scritto, postando una foto di un abbraccio col suo Ct: “Solo grazie, Diego, hasta siempre”.
Tra gli ex rossazzurri spicca la foto pubblicata sul suo profilo instagram da Pablo Barrientos, uno dei calciatori più amati del Catania nell’ultima Serie A disputata fino al 2014: “Dolore e tristezza infinita” la frase che accompagna ricordi e dolore. Il “10” dell’Atalanta, il Papu Gomez, ha scritto un lungo messaggio in cui tra l’altro ammette: “Oggi è caduto anche il calcio, sono stato deliziato dalle persone più meravigliose, non meritavi di passare il resto dei tuoi giorni così. Mando le mie condoglianze a familiari e amici”. Adrian Ricchiuti ha postato un’altra foto ricordo: “Eravamo a Cesenatico durante un torneo estivo. Lo ricordo con grande ammirazione e ora con rimpianto. Era per noi un orgoglio nazionale e sempre lo sarà”. Maxi Lopez ha pubblicato una foto con Diego di Spalle: “Eterno” il suo commento.
Messaggi anche da Diego Pablo Simeone, oggi allenatore dell’Atletico Madrid, in panca col Catania nel 2011. Simeone è stato compagno di Maradona in Nazionale e aveva anche postato una foto con il suo compagno e idolo durante un match giocato con la casacca dell’Argentina. Tanti i calciatori italiani che hanno ricordato Maradona. Uno su tutti Giuseppe Mascara, uno dei simboli del Catania felice e vincente. Ieri Mascara ci ha ricordato la sua amicizia con Diego: “Nel 2013 giocavo a Dubai, abitavo a pochi metri da casa sua. Era, in quel periodo, l’uomo immagine di un club degli Emirati. Abbiamo cenato insieme con Ciro Ferrara, l’ho visto giocare a calcetto. A tavola era brillante, mai scontato. Sono molto dispiaciuto. Per noi che siamo cresciuti con il mito di Maradona, il calcio è morto”.
Due giocatori campani che hanno giocato e vinto in Sicilia, sono stati compagni di squadra del mito argentino tra l’88 e il 1990. Antonio Bucciarelli, ex Giarre e Vittoria, il 4 giugno dell’89 esordì in A durante Napoli-Samp: “Poi, l’11 giugno – racconta – giocai da titolare con la maglia numero 10 perchè Maradona era indisponibile. Ero onorato, anche emozionato. Il San Paolo ti spingeva da solo, Maradona era una guida anche per noi giovani”.
Pasquale Sanseverino, ex Giarre, Foggia, Ascoli, rievoca un aneddoto, insieme con Bucciarelli: “Eravamo nella Primavera, ci allenavamo anche con la prima squadra. Un giorno raccontammo a Diego che nelle giovanili scarseggiavano palloni e casacche, giocavamo con le scarpe bucate. Un bel giorno arrivò un furgone pieno di materiale nuovo. Era stato Diego a mandarlo. Lui poteva fare tutto. Maradona era il Napoli”.