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Mihajlovic: Capello “persona unica, uomo di grandi valori”
"Aveva le sue idee, chiedeva rispetto ma lo dava. Grave perdita"
ROMA, 16 DIC – “L’ho conosciuto in tutte le sue vesti, giocatore, allenatore e anche commentatore in qualche occasione: era una persona unica con grandi valori, un uomo vero, tutto d’un pezzo, non si piegava, aveva le sue idee, chiedeva il rispetto ma lo dava anche”. Fabio Capello si commuove ricordando Sinisa Mihajlovic, scomparso dopo tre anni di battaglia contro la leucemia. “Parlava molto dell’amore per la sua famiglia e della radice sempre rimasta con Roma – ha aggiunto Capello a Sky Sport 24 -. Si sentiva serbo, attaccato alla sua terra, ma quella era la sua seconda casa, dove aveva lasciato qualcosa. Sono rimasto impressionato sempre dalla sua semplicità e sincerità, perdere un uomo di questo valore è grave per il calcio. I giocatori ti amano per l’onestà, se sei diretto, anche se dici cose che possono non essere piacevoli, poi però col passare del tempo ci si rende conto. Ricordo il video dei giocatori del Bologna che lo vanno a omaggiare in ospedale dopo una partita vinta, è stato emozionante e mi emoziona ancora”. Poi un ricordo sul campo e la capacità di Mihajlovic di segnare su punizione: “Era molto furbo, quando la palla era vicino l’area la spostava indietro per poter dare più curva e più forza alla palla. Ai miei dicevo sempre di non farlo spostare, di segnalarlo all’arbitro” conclude Capello.