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Messina-Catania, il derby di stasera esame per i rossazzurri in corsa per un posto nei play off

Grandi assenti e recuperi dell'ultima ora nella classicissima tutta siciliana: il via alle 19,30 allo stadio Franco Scoglio

Di Giovanni Finocchiaro |

Ci sono stati tempi migliori come i duelli promozione in C, come le sfide che infiammavano le stagioni più recenti in Serie A. La cruda attualità è di ben altro tenore: il Catania deve dare un seguito al successo di Latina per accomodarsi al tavolo degli spareggi dopo aver conquistato un posto privilegiato. Il Messina deve sopravvivere e risalire la china quanto meno per disputare gli spareggi salvezza. La gara più delicata, per i padroni di casa, si gioca fuori dal rettangolo perchè una squadra che non s’arrende e continua a correre merita una proprietà solida.

Quando alle 19,30 rossazzurri e giallorossi incroceranno gli sguardi e soprattutto i piedi ogni esigenza extracampo svanirà. Per i catanesi il derby per eccellenza resta quello contro il Palermo, ma la rivalità di campanile con la squadra dello Stretto è anch’essa notevole. Sarà lotta rude, fatta di singoli duelli ma anche di gioco corale.

Nonostante la penalizzazione e le incertezze legate alla gestione, il Messina corre. Eccome. Lo ha fatto a Cava pareggiando con la tripletta di Luciani e dimostrando che la squadra è viva. Assenti per squalifica il difensore Dumbravanu e del centrocampista Crimi. Mancheranno anche l’ex di turno Chiarella in attacco, il terzino sinistro Ingrosso, ma anche il terzino destro Gyamfi. Incerto il rientro di Buchel al centro della mediana. A centrocampo i duelli saranno decisivi. Frisenna, ex di turno, dovrebbe essere una delle pedine determinanti nelle due fasi, così come De Rose.

Il Catania? Con tutte le emergenze del mondo vissute fin dal periodo estivo, la squadra di Toscano ha vinto in modo netto a Latina. Deve dare un seguito immediato al di là di chi sarà a cominciare il match. Inglese sarà ancora il grande assente, non ci saranno né Guglielmotti, né Celli (prima chiamata per il difensore dell’under 19 Salvatore Doni). Rientra Stoppa dalla squalifica, tra i convocati figurano pure Delmonte e Di Tacchio (ma potrebbero partire in panca, dopo un recupero recente magari verranno risparmiati in avvio di una sfida con tanti calci e poco calcio). In attacco potrebbe cominciare Montalto supportato da Jimenez e da Stoppa (o De Paoli), ma attenzione all’ipotesi falso 9 (Lunetta o lo stesso De Paoli) per non dare riferimenti. Anche Anastasio potrrebbe avere uno spazio all’interno del match.Ha ragione Toscano a sostenere come questa partita non sarà come le altre. Per la rivalità made in Sicily, per l’assenza di pubblico rossazzurro in trasferta che assicura sempre un sostegno importante, per una classifica che non rispecchia l’attuale valore del Messina. Poi il Catania che ha inanellato cinque risultati utili di fila deve non più pareggiare, ma vincere così come ha fatto proprio a Latina. I segni “X” nei confronti con Altamura e Foggia hanno poco valore per le potenzialità che la squadra rossazzurra non ha saputo esprimere.

Piuttosto nelle sei gare da disputare il Catania deve vincere il più possibile per riaprire la lotta per il quinto posto. In un sistema malato e poco affidabile che porta alla cancellazione di due società nello stesso girone, la graduatoria per gli spareggi è stata rivoluzionata, ma anche la corsa per il primato che adesso vede più avvantaggiato l’Avellino.

Il Catania ha perso tante occasioni, ora può quanto meno in parte rimediare cercando e guadagnando un piazzamento che possa far sperare in un play off solido e non da comparsa. Messina è un banco di prova incerto. Lo è sempre stato. All’andata lo 0-0 resta un ricordo attualissimo. Il Catania attaccò più e più volte senza sbloccare il match. Mai dare per scontate certe gare, insomma. Una costante in questi casi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA