Da un lato l’Olanda che ha dominato il girone C di Euro 2020 chiudendo a punteggio pieno e col miglior attacco del torneo; dall’altro la Repubblica Ceca qualificata per il rotto della cuffia tra le migliori terze di un girone oggettivamente più complicato, quello con Croazia e Inghilterra. Sulla carta Olanda – Repubblica Ceca, domani alle 18 alla Puskás Aréna di Budapest, è un ottavo di finale di quelli con i favori del pronostico indirizzati nettamente verso una delle due squadre. In questo caso gli 'Orange di Frank de Boer.
Che alla vigilia del match non nasconde le ambizioni della sua squadra: «Il nostro obiettivo è vincere la prossima partita, contro la Repubblica Ceca. Parlare di cosa potrebbe succedere dopo non è il punto. Se arriviamo in semifinale sarà un buon torneo, ma il nostro obiettivo è arrivare in finale e vincerla. Abbiamo le qualità per farlo, ma tutto deve andare bene».
Eppure l’esito di questo match è tutt'altro che scontato. Fosse solo per i precedenti: nominare la Repubblica Ceca agli olandesi rievoca infatti brutti ricordi. Basti pensare che l'ultimo scontro diretto in una fase finale della competizione europea è quell'Olanda-Repubblica Ceca di Euro 2004 finito 2-3, con gli olandesi avanti 2-0 dopo 20' raggiunti e superati nel finale. E poi perché in uno scontro a eliminazione diretta meglio diffidare dei solisti cechi, discontinui ma capaci di accendersi improvvisamente e di mandare in tilt le difese avversarie. Soprattutto con alcune conoscenze del campionato italiano come l’ex romanista Patrick Schick, in gran spolvero nella fase a gironi con tre reti all’attivo, il sampdoriano Jankto o il veronese Barak, ad oggi poco impiegato dal ct Silhavy che però oggi non ha escluso un suo impiego: «E' una delle opzioni possibili per domani».
«Saranno un avversario difficile da battere – sottolinea de Boer parlando dei cechi – e per tradizione abbiamo sempre partite difficili contro di loro, quindi dovremo lottare domani per batterli». Se Schick è l’unico giocatore ceco a figurare nell’undici ideale di Uefa Euro 2020 dopo la prima fase dei gironi, in quella formazione figurano tre orange: il difensore Dumfries, l'attaccante Depay e Georginio Wijnaldum. Proprio il centrocampista di origini surinamesi – già tre reti nel torneo continentale – è uno dei protagonisti più in vista della nazionale arancione. Personalità da vendere in campo ma anche fuori, 'Ginì, come è soprannominato, in occasione della partita di lunedì indosserà la fascia «One love» bianca e arcobaleno contro ogni tipo di discriminazione, con le parole «Il football unisce». Come confermato dallo stesso de Boer: «Il nostro capitano indosserà una fascia. E’ un messaggio forte contro la discriminazione, quindi non ci inginocchieremo a inizio partita».
Sul campo chi lo ha visto muoversi in queste prime tre partite ha capito perché il Psg, sempre più in versione Galacticos, ne ha deciso l’acquisto. «Gini gioca nell’ombra – dice di lui l’ex nazionale Ruud Van Nistelrooy – ma il suo lavoro è incredibile. Se è il vero boss della squadra? Non lo so. Ma sembra». Capitolo formazioni: in casa Orange De Boer dovrebbe affidarsi all’undici schierato nelle prime due giornate: dunque 3-5-2 con Stekelemburg a guardia della porta. Davanti il terzetto difensivo composto da De Ligt, De Vrij e Blind, con Dumfries e Van Aanholt sulle fasce. In mediana i 'mastinì De Roon e De Jong con Wijnaldum leggermente più avanzato, alle spalle di Depay e Weghorst. Solito 4-2-3-1 per i cechi con Vaclik in porta a dirigere il quartetto difensivo composto da Coufal a destra e Mateju a sinistra, con Celustka e Kalas difensori centrali. In mediana la coppia Soucek-Holes proteggerà le spalle agli incursori Masopust, Darida e Jankto. Schick terminale offensivo. Arbitra il russo Karasev. Chi vince affronterà la Danimarca nei quarti di finale in programma a Baku il 3 luglio.