L’Akragas riparte da Pino Rigoli «La salvezza è possibile»

Di Fabio Russello / 20 Gennaio 2016

Come d’incanto sembra essere tornato l’entusiasmo ad Agrigento per la presentazione del nuovo tecnico dell’Akragas. Pino Rigoli, che ha preso il posto del dimissionario (ma comunque “esonerando”) Nicola Legrottaglie, è stato insomma un bagno di folla. Del resto il filo che unisce la città e i tifosi con l’allenatore messinese non si è mai reciso, nemmeno dopo la mancata riconferma di due anni fa. Un amore mai sopito e che è risbocciato intorno alle 12 allo stadio Esseneto. Cori e applausi, ma anche tanta sostanza.

Con Rigoli arriva anche il suo staff, compreso il preparatore atletico, ed è probabile – anche se dalla società è stato imposto il silenzio – un ritorno sul mercato per prendere tre o quattro elementi che possano rafforzare la rosa e portarla alla salvezza. Rigoli non ha parlato di giocatori singoli (“Ancora li devo conoscere”) ma si è esposto solo per Madonia: “Ho chiesto alla società di non cederlo, per me è imprescindibile la sua presenza”).

L’unica nota stonata arriva dal presidente Marcello Giavarini che proprio nei minuti in cui Rigoli, il presidente Silvio Alessi, il direttore sportivo Totò Catania e il capo dell’area tecnica Dario Scozzari parlavano in conferenza stampa, su Facebook ha postato un messaggio di poche righe ma significative: “Presto la società tornerà agli agrigentini”.

Un intervento piuttosto intempestivo, secondo, nella storia dell’Akragas, solo a quella volta in cui ci fu un presidente che decise di dedicare una vittoria dell’Akragas ad un mafioso appena arrestato dalla Polizia. 

Pubblicato da:
Redazione
Tag: akragas pino rigoli