"Si vede che questa malattia è molto coraggiosa per tornare ad affrontare uno come me. Io sono qua, se non gli è bastata la prima lezione gliene daremo un'altra". Lo ha detto l'allenatore Sinisa Mihajlovic, in una conferenza stampa convocata un paio d'ore prima, al centro tecnico del Bologna Calcio, annunciando che dovrà fermarsi per seguire una terapia, per evitare il rischio che ricompaia la leucemia che lo aveva colpito nel 2019. "E' il percorso della vita, fatto di discese, salite, rettilinei e curve. A volte si incontrano buche improvvise, si può cadere, ma c'è la forza per rialzarsi e intraprendere il cammino", ha detto, spiegando che dall'inizio della prossima settimana dovrà assentarsi dagli allenamenti per essere ricoverato all'ospedale Sant'Orsola: "So di essere in ottime mani".
«Al contrario di due anni e mezzo fa, quando a stento sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta mi vedete più sereno. So cosa devo fare, la situazione è diversa e spero i tempi siano brevi. Farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò sicuramente saltare alcune partite». «Come sempre gioco a viso aperto e non mi nascondo», ha detto. In ospedale «ho fatto allestire in una stanza tutto il necessario, dal punto di vista tecnologico, per seguire la squadra. Sicuramente questo inizio 2022 non è stato fortunato ma non dobbiamo piangerci addosso, né io né la squadra».
L'allenatore era stato curato con cicli di chemio e il 29 ottobre il trapianto di midollo osseo lo aveva portato a ristabilirsi in pieno.