Atterrato alle 18,25 a Catania, accompagnato da un collaboratore, Benedetto Mancini si è diretto di gran carriera a Giarre nello studio del notaio Andrea Grasso. Mancini ha depositato alle 20 un assegno di 200 mila euro a garanzia dell'operazione per rilevare la società rossazzurra dichiarata fallita il 22 dicembre. Affare che vorrebbe portare a termine nonostante la relazione dei curatori trasmessa già al Tribunale. Fuori tempo massimo, dunque, Mancini pare voglia rimediare, a rate, ai ritardi con cui si potrebbe avvicinare alla firma del rogito.
Servivano 375 mila euro, ne ha consegnati 200 e vorrebbe andare avanti per rilevare il ramo d'azienda sportivo. Adesso si attende il parere dei curatori e la decisione del Tribunale. In serata, Mancini è tornato a Roma in attesa di sviluppi.
La curatela adesso potrebbe chiedere al Tribunale una sorta di deposito a garanzia del buon esito della trattativa. Trasmessi gli atti si dovrà attendere ancora qualche giorno per capire se si arriverà realmente alla firma del rogito. Un segnale di speranza in una trattativa spossante, con sorprese all'ordine del giorno che ha stancato i tifosi. Mancini sembra intenzionato ad andare avanti per dare vita al Fc Catania 1946 e gestire l'attività. Dovrà scucire, dopo la firma degli atti, altri 3 milioni per saldare il debito sportivo e organizzare la stagione ventura.
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