TORRE DEL GRIFO – Il suo legame affettivo con la Sicilia è ormai noto e lui non si stanca mai di ripetere che ha metà del sangue siciliano: «Mia madre – ci dice Joe Tacopina che sembra ormai ormai il “quasi” patron del Catania – è nata a Montelepre e qualunque posto di questa meravigliosa Isola mi ricorda lei, per questo sono felice di respirare l’aria siciliana: spero tanto di acquistare il Catania, ormai ci sono vicino. Sabato sera abbiamo compiuto un grande passo in avanti, adesso aspetto che fili tutto per il verso giusto e si possa effettuare il closing in febbraio. Questa città fa proprio per me, mi auguro che il Catania presto sia mio».
Le parole dell’avvocato italo americano sono fin troppo chiare e non lasciano spazio a equivoci così come domenica scorsa osservandolo attentamente accanto al sindaco di Catania, Salvo Pogliese abbiamo avuto la conferma di quanto sia passionale e abbia a cuore le sorti del Catania. La sua gioia appena i rossazzurri hanno per due volte centrato il bersaglio è stata intensa, spontanea e autentica, fra l’altro Tacopina sta già collaborando con l’attuale dirigenza del club etneo anche se ancora non ha acquistato il Catania.
L’ex presidente del Venezia resterà qui fino a domenica, poi tornerà in America; il suo legale, avv. Salvo Arena allungherà la permanenza nella città natia fino a martedì prossimo proprio per compiere gli ultimi atti necessari per procedere alla vendita del Catania Calcio.
Rispetto alle dichiarazioni di qualche giorno fa, il manager italo americano è più prudente o meglio realista: «Sarebbe bello fare un bel salto dalla Serie C in A, ma non è possibile. Spero in una bella sorpresa alla fine di questo campionato perché ho visto una squadra tecnicamente valida e di grande carattere, ma se non dovessimo farcela riproveremo nella prossima stagione».
Tacopina ha un progetto ambizioso per il Catania di almeno tre anni in cui coinvolgerà, anzi ha convinto una volta acquistato il Catania con tanto di atto notarile, un drappello di investitori suoi amici di antica data, qualcuno pure di origine siciliana
Tacopina ha anche tanta voglia di rilanciare il rinomato centro sportivo di Torre del Grifo che tanto è piaciuto non solo a lui ma anche a Sean Largotta che è tra quelli che lo hanno accompagnato in questo nuovo viaggio in Sicilia. «Sean ha tante belle idee e io farò volentieri la spola tra New York e la Sicilia, abiterò qui a Torre del Grifo».
«Siamo tutti ben motivati – ci ha detto Dante Scibilia braccio destro di Tacopina in questa nuova avventura calcistica – io sono il primo ad aver notato di come Catania sia diversa da Venezia e ha una tifoseria tra le più calorose d’Italia che ha tanta voglia di dimenticare gli ultimi anni travagliati e rivivere i bei fasti di un tempo. E questo serve a caricare ulteriormente Joe. Contiamo entro un mese di essere pienamente operativi».