Sport
Il nuovo Calcio Catania subito al lavoro: primo step il Cda, poi l’iscrizione
Prima di pensare all’area tecnica e al campo, però, c’è da tagliare il traguardo di una corsa contro il tempo con scadenza al 5 agosto, termine ultimo per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C. Questa è la priorità assoluta per cui si sta lavorando giorno e notte, assicurano dall’interno della società. La settimana che viene, inoltre, sarà quella in cui verrà composto il Cda della società, cui seguirà l’assemblamento dei pezzi di un puzzle riguardante l’area tecnica.
Quasi certa la presenza dell’ex allenatore rossazzurro Vincenzo Guerini, a cui dovrebbe essere affidato un ruolo strategico e di congiunzione tra campo e scrivania, tra squadra e società. Al suo fianco dovrebbe esserci Massimo Mauro, ex calciatore della Juventus e commentatore di Sky Sport: a lui spetterà il compito di intrattenere rapporti diplomatici tra il Calcio Catania e le altre società, come fosse un ambasciatore. Il ruolo, visti anche i suoi trascorsi politici e l’esperienza nel panorama calcistico italiano, gli si addice alla perfezione.
Rapporti diplomatici e primi contatti con le istituzioni anche per Fabio Pagliara, figura di primo piano della nuova cordata neopresidenziale, che nei giorni scorsi ha incontrato a Roma, davanti a un caffè, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli.
A Pagliara, Ferraù e il resto della Sigi, in futuro, potrebbero aggiungersi nuovi imprenditori e figure già più o meno note al mondo del calcio che sarebbero «ben accette», come dichiarato dagli investitori stessi. Tra tutti spicca il nome di Joe Tacopina, ex presidente di Bologna e Venezia, con cui ha centrato rispettivamente una promozione in Serie A ed un doppio salto di categoria, in 2 anni, dalla D alla B.
Tempi stretti ma lunga lista di cose da fare per progettare tappa dopo tappa la rinascita di un club e di una piazza degne di ben altre categorie, come ribadito dagli esponenti della cordata. Per riuscirci, superate scadenze, logistica e designazione dei ruoli, si dovrà passare dal campo e dall’uomo che in campo dovrà mandare una squadra in grado di competere per la promozione: «Non sarà un campionato di transizione. Saremo protagonisti. Vincenti non lo so, ma sicuramente protagonisti», ha dichiarato nei giorni scorsi ai microfoni di Telecolor Guerini, che ha ribadito il suo amore per una piazza che gli è rimasta nel cuore.
Il grande rebus, quindi, riguarda l’allenatore. Lucarelli ha dalla sua parte un ulteriore anno di contratto e la stima di una piazza che gli riconosce il merito di aver saputo tenere salde le redini di un gruppo mentre intorno a lui la barca societaria affondava pian piano in un mare di guai burocratici tra pagamenti arretrati e punti di penalizzazione. L’attuale tecnico aspetta un contatto con la nuova società, che pare non sia ancora arrivato se non nella forma di qualche breve colloquio con il futuro general manager Maurizio Pellegrino. Intanto accumula estimatori e proposte da squadre di Serie B e C, Ternana su tutti.
Il livornese, comunque, rappresenta la prima scelta della nuova società. Si stanno ovviamente valutando tante alternative nel caso in cui il rapporto tra Lucarelli e il Catania dovesse interrompersi, e la più valida sarebbe Giuseppe Raffaele, che piace molto anche al Catanzaro.
Servirà oliare gli ingranaggi per comporre un meccanismo efficiente e quanto prima vincente. L’obiettivo è riformare il settore giovanile e lavorare molto sui prestiti, come ottimamente fatto, ad esempio, con Gabriele Capanni nella stagione appena conclusa. La strada da percorrere è lunga e faticosa, occorre lavorare 24 ore su 24 e non fare proclami. Fabio Pagliara ha ribadito l’inutilità di fissare utopistici e illusori obiettivi di promozioni da raggiungere in un tempo limitato, ma ha dichiarato anche che un modello da seguire potrebbe essere quello della Reggiana, neopromossa in Serie B, che solo nel 2018 ripartiva da un fallimento disputando il campionato di Serie D.
La matricola 11700 e il Calcio Catania sono salvi ed è stato scongiurato un fallimento che avrebbe rappresentato un vero disastro, ma adesso servirà incastrare tutti i pezzi di un puzzle che, una volta ultimato, si spera possa essere la fotografia perfetta di una città e di una tifoseria da Serie A.
COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA