Il muro dell'Akragas cade sul più bello A Foggia arriva la sconfitta dei rimpianti
Il muro dell’Akragas cade sul più bello a Foggia arriva la sconfitta dei rimpianti
Agrigentini puniti a dieci minuti dalla fine, ma sbagliano due clamorose occasioni per passare in vantaggio
E’ destino che le partite dell’Akragas contro il Foggia di quest’anno debbano essere le partite del rimpianto. Perché allo Zaccheria e davanti a quasi 13 mila spettatori gli agrigentini perdono 2 a 1 ma ci sarebbe tanto da dire e da rimpiangere se è vero che sull’1 a 1 i biancazzurri di Pino Rigoli hanno sbagliato per due volte il gol del vantaggio prima con Di Piazza e poi con Salandria. Il muro agrigentino cade all’80’ con un eurogol di Martin Riverola che tira di destro a giro e batte Vono.
Nel primo tempo aveva aperto le marcature Maza con un calcio di punizione che prima sbatte sulla traversa e poi sulla linea: per l’arbitro è però aldi là della linea e assegna il gol del vantaggio. L’Akragas non si scompone e per tutta la seconda parte del secondo tempo prova – riuscendoci – a raddrizzare il match: Di Piazza è atterrato in area di Micale e per l’arbitro è rigore, trasformato magistralmente da Madonia.
L’Akragas potrebbe anche andare al riposo in vantaggio se Di Piazza non avesse sbagliato il gol tirando addosso al portiere dopo essere scattato sul filo del fuorigioco.
Nella ripresa l’Akragas rinuncia a giocare ed è il Foggia che fa la partita, ma la difesa agrigentina è solidissima. Anzi, è l’Akragas che sfiora ancora, su contropiede, il gol del vantaggio con Salandria che servito da Di Piazza spara addosso al portiere. Il Foggia alla fine ottiene il successo con il bel gol di Riverola e successivamente coglie anche due pali, prima con Floriano e poi con Arcidiacono (e nel primo tempo c’era anche stata la traversa di Maza).
L’Akragas resta a quota 37 a + 5 sul quartultimo posto e dalla doppia e terribile trasferta tra Lece e Foggia porta a casa un punto che fa classifica. Domenica all’Esseneto torna, dopo oltre trent’anni, il derby contro il Messina.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA