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Il miracolo di Dario Scuderi: dopo 10 interventi il paternese del Dortmund torna in campo
“E’ stato un miracolo di Dio”, ci dice la signora Silvana, madre di Dario, con un accento che svela origini chiaramente siciliane. Dario è Dario Scuderi, calciatore nato in Germania ma con genitori di Paternò in forza nella seconda squadra del Borussia Dortmund. Anni fa avevamo raccontato la storia di questo ragazzo classe 1998, cresciuto in Germania, che stava bruciando le tappe. Faceva già parte del giro della Nazionale, avendo riposto alle convocazioni con le formazioni giovanili italiane, finché il 14 settembre 2016, l’esterno di passaporto italiano, ma nato e cresciuto in Germania, si è infortunato gravemente contro il Legia Varsavia al suo esordio in Youth League. «In un’azione di gioco la gamba è rimasta piantata a terra – racconta Dario – e si è girata. Il ginocchio si è completamente rotto. Ho subito 10 operazioni, la diagnosi fu drammatica: rottura del crociato, del menisco e dei legamenti del ginocchio sinistro, oltre alla lesione dei legamenti della caviglia».
Dopo l’infortunio, da alcuni giudicato come il più grave ai legamenti mai capitato a un calciatore, i medici avevano anche temuto che fosse necessaria l’amputazione della gamba per la cattiva circolazione del sangue, causata dal ginocchio in frantumi. Il gravissimo infortunio, sembrava avergli stroncato la carriera sul nascere. Secondo i medici, infatti, era del tutto escluso il suo ritorno in campo. Durante l’operazione Silvana, la madre di Dario, ha chiesto a Dio di aiutare suo figlio a guarire e… : «Il medico, – ci dice Silvana – uscito dalla sala operatoria, non riusciva a spiegarsi come era stato possibile che i legamenti che sembravano definitivamente frantumati si fossero rimessi a posto. Sono sicura che le preghiere siano state ascoltate».
Una scioccante immagine del grave infortunio occorso a Dario Scuderi
Le fratture adesso si sono completamente rimarginate e Dario, grazie anche alla sua grandissima forza di volontà, ha ripreso regolarmente gli allenamenti con la squadra ed è tornato anche a giocare. «Mi sento bene – così Dario – ho ricominciato piano piano. Prima la riabilitazione e adesso ho ripreso anche con le partite. La gamba ha smesso di farmi male, tutto procede per il verso giusto».
Dario da piccolo è stato scelto dagli scout del Borussia Dortmund, club con il quale è cresciuto. «Quando giocavo nell’under 17 – aggiunge il giovane – ricevetti proposte dalla Juventus e dall’Inter, però io ho sempre scelto Dortmund. Prima dell’infortunio mi sono allenato con la prima squadra del Borussia Dortmund, ho fatto il ritiro in Austria. L’allenatore era Thomas Tuchel e mi voleva molto bene. Ho incontrato anche Usain Bolt, che per un periodo si è allenato qui».
Durante i mesi di riabilitazione Dario ha ricevuto l’affetto di tanti suoi colleghi. «Maldini, Totti e Neymar mi hanno scritto e inviato dei video con i quali mi invitavano a non mollare. Questo mi ha dato ancora più forza per rialzarmi. Il video di Neymar, in particolare, mi ha emozionato, sono un suo grande fan. Tutto il Dortmund mi è stato vicino, qui è come una famiglia. Quest’esperienza mi ha insegnato che nella vita se uno vuole una cosa e ci crede, può ottenerla. Sogni? Esordire in prima squadra con il Dortmund e tornare in Nazionale».