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Il Messina scivola in casa con l'Andria Ma il vento forte non è un alibi

Il Messina scivola in casa con l’Andria Ma il vento forte non è un alibi

Decide Piccinni dopo tre minuti, poi i giallorossi non riescono a recuperare

Di Salvatore Pernice |
Messina – Basta la “frustata” di Piccinni, dopo tre minuti, ad affondare un Messina sciroccato. Il forte vento è un alibi che non regge, perchè la manovra abulica dei peloritani trova origine altrove. Oggi il Messina ha giocato male e nei rari sprazzi di manovra l’ha fatto con troppa foga e poca lucidità. Così la difesa pugliese, la migliore del girone, non ha faticato tanto per arginare le avanzate giallorosse.
 

Pronti via e ospiti in vantaggio. E’ Piccinni a castigare al volo Berardi sul cross calibrato di Bollino sul quale Barilaro non arriva. Esplode la gioia del drappello di tifosi pugliesi al seguito e Messina che accusa il colpo, visto che la Fidelis Andria, aiutata anche dal forte vento alle spalle, al 18′ sfiora il raddoppio con De Vena, ma Berardi si salva d’istinto. Il primo squillo giallorosso arriva tre minuti dopo con Fornito, ma Poluzzi è bravo a disinnescare il destro a giro. Tutto qui il primo tempo 

 
Nella ripresa il Messina tenta di sfruttare il “fattore” vento. Ci prova Russo, ex Catania, con un fendente dalla distanza che non sorprende il portiere pugliese. A 49′ Barisic non sfrutta un’uscita a vuoto di Poluzzi sugli sviluppi di un corner. Lo sloveno, oggi apparso abulico, viene sostituito da Scardina che si fa vedere sotto porta una sola volta, al minuto 82, con un’incornata finita a lato. Prima il Messina si era reso pericoloso solo con Gustavo e Giorgione. Scintille sporadiche, perchè il Messina visto oggi non è proprio piaciuto.
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