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Il Messina crea poco e concretizza meno: la Juve Stabia esce indenne dal San Filippo

Il Messina crea poco e concretizza meno: la Juve Stabia esce indenne dal San Filippo

Alla fine il pari è giusto, ma non accontenta i peloritani che non vincono da tre turni

Di Salvatore Pernice |

MESSINA – La delusione c’è, ma un punto è meglio di niente. Il Messina ci prova a battere la Juve Stabia, ma non concretizza le poche palle gol create soprattutto nel primo tempo. Così i campani escono indenni, recriminando per due occasioni d’oro cestinate. Alla fine il pari è giusto, ma non accontenta i peloritani che non vincono da tre turni. E a spiegare questo lieve calo del Messina c’è un dato evidente. La squadra non segna più. Neanche un gol negli ultimi tre match, anche se la difesa regge ancora bene con una sola rete incassata in questa ultima striscia.     Parte a razzo il Messina con Giorgione che dopo appena sessanta secondi si divora il gol su cross di Fornito. E dopo tre minuti, ancora lui, il metronomio del centrocampo, sferra una botta dalla distanza che Polito non trattiene. La difesa poi spazza con affanno. E la Jiuve Stabia? Non pervenuta, almeno dalle parti di Berardi. Ma i campani fanno densità a centrocampo dove i peloritani non trovano la chiave giusta. La partita si addormenta e solo al tramonto della prima frazione arrivano le fiammate di Burzigotti (il portiere stabiese fa un miracolo) e Gatto (stavolta è Berardi che salva il Messina).     Ripresa con meno emozioni. Ci prova subito il Messina con il solito Giorgione. E stavolta la sua incornata finisce di un’unghia a lato. Questione di millimetri. La replica della Jiuve Stabia, sempre di testa, arriva al 59’ con Obodo che grazia Berardi spedendo a lato. Tutta qui la ripresa. Il Messina ci mette corsa e cuore, ma nanche gli innesti di Padulano, Zanini e Salvemini cambiano la musica.

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