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Il Catanzaro espugna il Barbera, il Palermo ora è fuori anche dalla zona play off: fischi per squadra, allenatore e club

Sarà una settimana lunghissima quella che separa i rosanerodalla sfida in trasferta con il Sassuolo, che il tecnico Dionisi, sul banco degli imputati, vivrà da ex

Di Redazione |

Amara sconfitta casalinga per il Palermo che perde in casa 1-2 contro il Catanzaro. Gli ospiti sorprendono i rosanero in avvio con il gol al 3° minuto di Biasci. La squadra di Dionisi trova il pareggio con Nikolaou al 32′ del primo tempo. Ma nella ripresa, al 37′, è Pompetti a regalare la vittoria al Catanzaro e a mandare all’inferno il Palermo.

È il punto più basso della stagione. La beffa delle beffe è arriva come detto quando mancavano otto minuti più recupero alla fine della partita. La sconfitta complica terribilmente il cammino del Palermo in serie B: la squadra scivola al nono posto, uscendo dalla zona play-off, e viene scavalcata proprio dagli ospiti.

I calabresi incassano tre punti grazie a un 2-1 incredibile, maturato nel finale di partita, dopo un secondo tempo condotto in avanti dai rosanero, che hanno la colpa di non avere concretizzato le occasioni prodotte. Il Catanzaro, invece, al primo affondo, al 37′ della seconda frazione di gioco, realizza un gol incredibile: tira Compagnon, respinge Nedelcearu, favorendo Pompetti che, dal limite dell’area, piazza il mancino alle spalle di un Desplanches che non può fare nulla. I quasi ventimila spettatori dello stadio Barbera non riescono a credere a quanto visto, dopo un secondo tempo condotto all’attacco dai padroni di casa.

In avvio di gara il tecnico rosanero Dionisi schiera contemporaneamente in avanti Henry e Le Douaron, autori di discrete prestazioni, che saranno sostituiti nel secondo tempo e fischiati sonoramente dagli spalti, in favore del beniamino Brunori. Il primo tempo dai ritmi molto alti si conclude 1-1. L’inizio è choc per i rosa, «bucati» da Biasci al terzo minuto, al termine di una lunghissima azione degli ospiti. La reazione arriva al 32′, quando Nikolau corregge in rete di testa una spizzata di Le Duaron.

La ripresa è un monologo del Palermo, ma è un canovaccio già visto, nel senso che il predominio è sterile, non si concretizza in gol. Brunori e Di Francesco hanno le opportunità migliori, i padroni di casa possono anche recriminare perché al 29′ c’è un tocco di mano nell’area dei calabresi, che non viene sanzionato dall’arbitro Arena di Torre del Greco.

Dopo la rete del secondo vantaggio degli ospiti riparte la contestazione nei confronti dell’allenatore rosanero. La squadra resta sulle gambe, incapace di reagire. C’è tempo per qualche scaramuccia, per scintille fra giocatori di una parte e dall’altra. E poi una piccola reazione targata Insigne, ma che non basta a ottenere il pareggio. Al fischio finale, inevitabilmente, il pubblico fischia. La frattura della tifoseria con squadra e club è sotto gli occhi di tutti. Sarà una settimana lunghissima quella che separa il Palermo dalla sfida in trasferta con il Sassuolo, che l’allenatore Dionisi, sul banco degli imputati, vivrà da ex.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA