CATANIA (4-3-3): Furlan; Calapai (dall’86’ Biondi), Mbende, Silvestri, Pinto; Rizzo (46′ Di Piazza), Lodi, Llama (41′ Welbeck); Barisic (41′ Rossetti), Curiale (dal 77’ Dall’Oglio), Mazzarani. A disp.: Martinez, Coriolano, Pino, Noce, Catania, Distefano. All. Camplone.
PICERNO (3-5-1-1): Cavagnaro; Caidi, Fontana, Bertolo (dal 72’ Fiumara); Melli (dall’82’ Ruggeri), Kosovan, Vrdoljak, Pitarresi, Guerra dal 63’ Calabrese); Nappello (dall’82 Sambou); Sparacello. A disp.: Fusco, Lorenzini, Priola. All. Giacomarro.
ARBITRO: Monaldi di Macerata (Torresan-Ceolin).
RETE: 47′ Mazzarani
NOTE Spettatori 8 mila circa. Ammoniti: Rizzo, Furlan, Lodi, Rossetti, Bertolo, Nappello, Camplone.
Troppa fatica, ma alla fine il Catania incamera tre punti fondamentali per alimentare la voglia di rimonta. Le difficoltà nel superare un avversario che si chiudeva continuamente, almeno nel primo tempo, sono state palesi. Nella ripresa il vantaggio di Mazzarani su assist di Welbeck e tocco in scivolata di Curiale. Poi solo sofferenze.
Camplone che aveva schierato Curiale in avvio, al posto di Di Piazza (subentrato nella ripresa e agendo da laterale sinistro) prima del riposo ha tolto Barisic e Llama bocciando la loro prestazione, anche se l’argentino è uscito dal campo zoppicando. Stesso discorso per Rizzo, rilevato nel secondo tempo da Di Piazza. Nel dopopartita, l’allenatore spiega: “Barisic lo devo recuperare e dunque ha bisogno di giocare. Se non lo fa ora…” E sulle sofferenze: “Dopo il vantaggio non può subentrare il timore di prenderle, dovevamo restare alti”. Unico sussulto la traversa di Rossetti, abile a girarsi nella ripresa. Poi il Picerno prende campo e sfiora il gol a più riprese. Bravo Furlan a neutralizzare le occasioni degli ospiti.