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serie C

Il Catania, il Latina e la lezione da non dimenticare: mai abbassare la guardia

I rossazzuri ora possono rifarsi giovedì con la Turris

Di Giovanni Finocchiaro |

Il capitombolo al Massimino è difficile da digerire specialmente perchè il Catania aveva sempre dato segnali di rivalsa, non solo a Foggia, gestendo i momenti critici con una reazione che ieri l’altro contro il Latina non c’è stata. Sulla prestazione collettiva poco da dire, perchè la sconfitta è meritata. Se non ci fosse stato quell’errore da parte del miglior giocatore della difesa, Di Gennaro, avremmo commentato un pareggio meno doloroso per classifica e morale. Invece è arrivato un ko dopo i cinque risultati utili interni, lo zero nella casella dei gol subiti tra le mura amiche.

Niente alibi

Ci sarebbero tanti particolari di cui discutere e che né la società e neanche il tecnico, in fase di commento, hanno messo davanti per fornire un alibi. Come al solito sia il tecnico Toscano che il ds Faggiano non hanno parlato di assenze pesanti (Di Tacchio, De Rose, Sturaro), né di rigori non concessi (un fallo su Lunetta in area), né della direzione arbitrale che è stata distratta così come la prova della squadra, onestamente.

Subito in campo con la Turris

Il vantaggio è che il Catania tornerà in campo giovedì con una rabbia agonistica tale da affrontare la Turris per cancellare la sconfitta e i cattivi pensieri che si trascina uno 0-1 casalingo contro un Latina che aveva cambiato guida per risollevarsi dal penultimo posto.Bisognerà gestire il momento, coscienti che in attacco non ci si può affidare soltanto a Inglese. Servono reazioni e concretezza da parte di chi va in appoggio (Carpani, D’Andrea, poi Lunetta, Luperini) o da parte di chi subentra, come Montalto che non ha ancora ripetuto il percorso della stagione passata.Di Tacchio, De Rose e Sturaro da soli non cambierebbero lo stato di cose attuali, ma permetterebbero a Toscano di impostare le due fasi di gioco con uomini di ruolo che hanno caratteristiche differenti, ma che soprattutto hanno lavorato in estate (riferito a Di Tacchio e a Sturaro) per costituire l’asse portante delle azioni. Un mese e passa di prove che sono passati attraverso i loro piedi. Ecco perchè senza di loro e con gli attaccanti arrivati in ritardo per via delle difficoltà sul mercato patite in quel mese di black out alla voce arrivi, il Catania deve ancora affinare alcuni movimenti e deve portare il reparto avanzato a funzionare come si deve.

Mai abbassare la guardia

Le gare contro Turris e Messina saranno molto indicative. Si tratta di avversari alla portata, così come sembrava essere pure il Latina. Ma questo schiaffo serve a far comprendere a tutti i giocatori – che comunque lo sanno già – che bisogna sempre restare lucidi e mai adeguarsi. Mai abbassare la guardia quando un avversario si chiude a riccio e tenta di ripartire. Era una gara che Toscano aveva preparato così, ma a volte le risposte non sono quelle giuste o quelle che tutti si attendono.

Una lezione da imparare in fretta

Facciamo che è stata una lezione, ma che ci si deve riprendere senza drammi definitivi, senza catastrofismi e con la fiducia che il pubblico al Massimino ha dato alla squadra fino alla fine. Ecco, quella è la strada da seguire tutti insieme per non complicare ulteriormente il quadro. Poi la critica è giusta, ci deve essere perchè qualcuno capisca che a Catania non si può mollare di un centimetro.Giovedì sera è probabile che Toscano apporti delle modifiche alla squadra che comincerà il match. A parte il secondo portiere e i giovani in panca, le alternative sono sei o sette in attesa che rientrino gli infortunati. E, allora, nei tre settori potrebbe esserci qualche avvicendamento. Raimo sulla fascia, Quaini a centrocampo dall’inizio, in avanti forse Montalto e Inglese insieme o verrà avanzato lo stesso Lunetta. C’è poco tempo per rifiatare e ripartire, ma c’è da stare sicuri che la determinazione sarà differente rispetto a domenica. Sarebbe il segnale di una lezione, come dice Toscano, che la squadra ha imparato.

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