CATANIA – Rende-Catania si gioca. Fino a prova contraria. La comitiva rossazzurra (22 i convocati) è in Calabria da stasera per preparare finalmente la vigilia di una partita. Si sperava di giocarla in B, ma dopo l’ennesimo rinvio e la chiara confusione di chi gestisce Lega e Figc, oltre che gli organi di controllo e presunta garanzia, la data del 29 settembre è arrivata e gli etnei dovranno scendere in campo. Sembra un disegno perfetto, rimpalli tra palazzinari e palazzi, date sconfessate, la lunga pausa che va dall’11 agosto al 7 settembre durante la quale non s’è deciso un bel nulla. Tutto architettato per far slittare le date a ridosso e ben oltre l’avvio dei campionati.
Il Catania è rimasto in C e oggi dovrà superare il Rende che, nel frattempo, è diventato capolista con tre vittorie su tre gare (ha battuto anche il Catanzaro nel derby) e troverà dunque un avversario gasato e già in forma agonistica superiore, probabilmente. I valori sono differenti, i rossazzuri sembrano ben più forti dei calabresi, ma in conferenza stampa l’allenatore Andrea Sottil è stato chiaro: “Giochiamo da Catania, per vincere. Dobbiamo fare i leoni finalmente liberati dalla gabbia. Occorreranno forza fisica, lucidità e grande determinazione nel decidere le giocate. Vietato tergiversare, non facciamoci sopraffare dalla pressione negativa che ci vuole protagonisti per forza. Dobbiamo esserlo ma con la forza fisica e tecnica che questo gruppo ha”.
Formazione: Marotta squalificato, Llama acciaccato, in attacco ci sono soluzioni che non consideriamo alternative: Curiale centravanti è il capocannoniere della stagione scorsa, sulla corsia di sinistra è ballotteggio tra Vassallo e Manneh.
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