Il Catania fa il conto delle assenze ma con la Cavese c’è l’occasione del rilancio

Di Giovanni Finocchiaro / 29 Novembre 2024

La partita contro la Cavese (sabato alle 17,30 allo stadio Massimino), potrebbe segnare il definitivo rilancio del Catania in campionato. Il successo interno ai danni del Trapani di una dozzina di giorni fa, il 2-2 ad Avellino dopo aver sfiorato un clamoroso successo esterno nonostante una rosa ridottissima di giocatori, hanno dato alla squadra uno slancio in più in vista della fine del girone di andata.

In Coppa un episodio

L’episodio vissuto in Coppa Italia, sempre contro il Trapani, ha lasciato strascichi polemici evidentissimi tra i sostenitori, ma in casa rossazzurra si pensa alla gara contro il campani per mettere in archivio una serata tutt’altro che positiva.
Si riparte dagli ormai canonici e dolorosi dubbi di formazione, perchè rispetto alla sfida di Avellino è difficile che qualcuno degli assenti possa recuperare al cento per cento tanto da andare in campo dall’inizio e fare rifiatare chi ha tirato la carretta più di altri.

L’infermeria

I fari erano e sono puntati su Ierardi, Lunetta e su De Rose ma quest’ultimo probabilmente resterà ancora ai box. Qualche speranza di convocazione potrebbe averlo il difensore laterale destro, su Lunetta si aspetta la rifinitura per scoprire se sarà tra i convocati o meno. A occhio e croce sarà difficile vederlo in lista, ma lo stesso Toscano ha sempre rigato dritto per la propria strada senza rifugiarsi in discorsi che potrebbero sembrare alibi: mai (o quasi) ha lamentato assenze e dire che oggi gli indisponibili sono ben otto rispetto alla rosa formata alla fine del mercato: Di Tacchio, Sturaro, De Rose, Ierardi, Lunetta, Gega, Guglielmotti, Celli. Avendo giocato in Coppa Italia, la disponibilità di Montalto in avanti ci sarà.

Quale formazione

Con questi uomini, dunque, Toscano dovrà costruire una squadra capace di forzare il lucchetto della Cavese e non sarà semplice. Ma le ipotesi portano a un 3-4-2-1 con Bethers in porta; con Castellini, Di Gennaro e Anastasio in difesa. A centrocampo potrebbe toccare a Raimo, Verna, Jimenez, Carpani. Dietro la punta avanzata Inglese potrebbero posizionarsi Stoppa e D’Andrea. Quaini fungerebbe da jolly perchè è utilizzabile in difesa e sulla linea dei centrocampisti al momento delle sostituzioni. A meno che non prenda il posto da titolare in mediana scalzando uno dei compagni che verrebbe comunque impiegato in corsa. I margini di scelta sono limitati, ma la determinazione intravista ad Avellino fa sperare in una prestazione coraggiosa da parte di chi è rimasto in piedi.

Massimino ancora pieno

Si va verso le 14 o 15 mila presenze che resta un dato davvero notevole per l’intero panorama della Serie C. Chi andrà allo stadio assicurerà sostegno a prescindere. Alla fine della partita si attenderà il giudizio: fischi o applausi. Dipenderà dalla prova, soprattutto dal risultato che in questa fase delicata è fondamentale. Quando poi il Catania riuscirà a recuperare tutti quanti potrà esprimere il potenziale assoluto. In questi frangenti è necessario non perdere contatto con le prime posizioni, sperando che le battistrada possano rallentare.

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Pubblicato da:
Fabio Russello