CATANIA – Il Calcio Catania è di proprietà della Sigi, la Sport Investment Group Italia che si è aggiudicata stamattina l’asta indetta dalla sezione fallimentare del Tribunale di Catania. Si tratta di un passo fondamentale per salvare il club. Ora Sigi dovrà pagare gli stipendi arretrati e i debiti pregressi e procedere all’iscrizione del Catania alla Serie C.
Si chiude così l’era Pulvirenti durata sedici anni e che ha portato il Catania stabilmente in serie A fino allo storico 3 a 1 al Massimino all’Inter del Triplete.
L’offerta del gruppo Sigi è stata di 1,3 milioni circa. Non c’è stata traccia invece di una possibile offerta dell’imprenditore americano Joe Tacopina che dopo il disimpegno dal Venezia pare interessato a tornare nel mondo del calcio. Ora entro cinque giorni la Sigi dovrà firmare davanti al notaio le carte per dare corso formalmente all’acquisizione delle quote e al passaggio di proprietà. Il 5 agosto scade invece l’iscrizione al campionato di serie C.
Sigi, Sport Investment Group Italia, è quindi la nuova proprietaria del Calcio Catania grazie all’offerta presentata dalla cordata capitanata da Fabio Pagliara e Maurizio Pellegrino. «Il Calcio Catania, la nostra squadra del cuore e l’orgoglio della nostra città, ha finalmente un nuovo proprietario. Voglio formulare a nome di tutta la comunità forzista di Catania i migliori auguri di buon lavoro alla Sigi, agli imprenditori della cordata che stanno dando prova di capacità di visione e di coraggio – ha affermato l’onorevole Marco Falcone, commissario di Forza Italia a Catania e provincia e assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti – . Oggi apprendiamo una bella notizia divenuta realtà grazie a uno spirito di intrapresa che deve attecchire ovunque in Sicilia. Adesso che la matricola 11700 è in sicurezza, si profila davanti a Sigi e all’intera comunità cittadina la sfida più grande del rilancio sportivo dei rossazzurri e del risanamento economico del club. Confidiamo nelle capacità e nel progetto della cordata rappresentata dall’avvocato Giovanni Ferraù, un amico dalle grandi qualità professionali, umane ed etiche, che apprezzo fin dai tempi dell’università».