Il Catania e il rebus attaccanti: Montalto, Inglese, D’Andrea in lizza per il ruolo da titolare

Di Giovanni Finocchiaro / 28 Settembre 2024

Mimmo Toscano qualcosa s’inventerà soprattutto in attacco. Il Catania nelle ultime tre gare ha segnato solo due reti. In casa ha fatto centro soltanto contro il Benevento ed è stata una vittoria a dir poco preziosa. Ma nelle ultime due apparizioni, nonostante abbia creato e anche molto, nessuno è riuscito a esultare.

Il quadro, per chi ha seguito con attenzione il ritiro e la campagna rafforzamento, è noto. Dopo aver comprato il meglio per difesa e centrocampo, c’è stato il periodo di blackout societario – chiamiamolo così – risolto nelle ultime fasi del mercato. Con una disponibilità economica non certo illimitata, il ds Faggiano ha preso quel che era possibile agganciare. Sul valore di Inglese e di Montalto nessuno vuole discutere. Adesso non facciamo il gioco dei rimpianti guardando la classifica cannonieri. Il dado è tratto. E i calciatori arrivati per rafforzare il reparto offensivo devono ancora acquisire uno stato di forma ideale. Si stanno impegnando, sacrificando. Qualcuno ha anche accelerato i tempi per essere in campo anche a costo di rischiare. Adesso, contro la capolista Monopoli, potrebbe toccare a Montalto cominciare la gara. Sia per una questione di turn-over, sia perchè servirà un giocatore col fisico possente per tentare di forzare il lucchetto dei pugliesi. Montalto favorito, ma Inglese può e deve trovare i tempi ideali di gioco soltanto accumulando minuti in campo. Dunque non è affatto tagliato fuori. D’Andrea, reduce da un infortunio lungo quasi due mesi – altra coincidenza poco fortunata – sembra aver smaltito rapidamente dolori e condizione. Sarebbe uno dei candidati per il ruolo di punta più avanzata. E, poi, le soluzioni alternative: tornare a Lunetta per guastare la festa al Monopoli senza dare riferimenti, soluzione che nelle prime due-tre gare aveva prodotto effetti sperati.

Ultime ore e poi Toscano deciderà, se non ha già deciso. Ruota attorno ai tre attaccanti la chiave tattica della gara. Con i trequartisti ci sarà da scegliere. E di questi tempi è un privilegio: Carpani, Jimenez, lo stesso Lunetta, Luperini, Stoppa hanno già avviato la rincorsa per guadagnare la fiducia dell’allenatore.
Quella di domani sarà una sfida chiave per tanti motivi: si deve tentare di vincere in casa dopo due battute quasi a vuoto (il pari è troppo poco anche per impegno e, nel caso del Picerno, azioni create) per non perdere di vista chi corre. Il rapporto con il pubblico deve restare solido e una vittoria potrebbe confermare l’idillio che non s’è spezzato nemmeno di fronte allo 0-0 contro il Cerignola. Entrano in gioco altri fattori: autostima, segnali da mandare all’esterno, la gratificazione di un lavoro che l’allenatore continua a impostare con immutato impegno.
E, poi, un successo accorcerebbe in modo sensibile l’attuale graduatoria riaprendo la strada di ambizioni e solidità che il Catania ha già dimostrato in avvio salvo poi incepparsi negli ultimi tempi. Sarà importante superare, tutti insieme il momento, amplificato dagli infortuni a catena che hanno ridotto numericamente la pattuglia dei centrocampisti.

Pubblicato da:
Carmela Marino