Il Belgio deve vincere, in emergenza conta su Lukaku

Di Redazione / 13 Novembre 2024

BRUXELLES, 13 NOV – Ci sarà Romelu Lukaku, ma è emergenza infortuni per l’11 belga che domani affronterà gli azzurri, pieno di giovani della Under 21. Terza con solo quattro punti (dietro alla Francia, 9 punti, prima l’Italia a dieci), il Belgio deve solo vincere per sperare di arrivare secondo e quindi arrivare ai quarti. Ma le speranze di qualificazione è scarsa poiché i Red Devils ormai non hanno più il controllo del proprio destino. “Onestamente non avevo mai vissuto una situazione del genere”: con queste parole il Ct belga, Domenico Tedesco ha sintetizzato il suo sconforto per le condizioni dei suoi. “Nella mia preselezione di circa 50 giocatori, 20 non sono disponibili. Gli ultimi giorni sono stati complicati da gestire. Il problema più grande è che abbiamo dovuto attingere dall’Under 21”, ha aggiunto. A rinfrancare il ct, il ritorno in campo della punta del Napoli, tornato in gruppo dopo aver saltato il raduno di ottobre. “È un leader naturale”, afferma Tedesco, che è felice di riaverlo. “Quando entra nello spogliatoio, arriva con la sua forza e questo avvantaggia tutti. Siamo contenti di averlo tra noi, perché abbiamo bisogno di un giocatore così quando siamo allenatori. Certamente non giocherà 90 minuti due volte. Dipenderà dalla partita contro l’Italia”. Detto questo i diavoli rossi intendono comunque dar battaglia e provare di tutto per superare gli azzurri di Luciano Spalletti: “Abbiamo una squadra giovane, con tanti giocatori nuovi. Sarà interessante. Dopo due allenamenti – promette Tedesco – vedo molta motivazione e creatività. Matte Smets avrà diritto a qualche minuto, questo è certo. Tra i giocatori che non sono al 100% e quelli che rischiano i cartellini gialli c’è la possibilità di vedere giocare i giovani”. Certamente, considerato l’infortunio di Kevin De Bruyne e il prolungati disturbi di Thibaut Courtois, toccherà solo a Romelu Lukaku guidare una nuova generazione il cui potenziale ora è difficile da valutare. Se l’attacco resta una fonte di speranza (con Doku, assente giovedì, Bakayoko, Duranville, Openda, Trossard e gli altri De Ketelaere), se il centrocampo viene ricostruito attorno a Onana, Tielemans e presto Lavia, la difesa resta un’incognita. I giorni di Kompany, Vertonghen, Alderweireld e Vermaelen sembrano lontani se confrontiamo il loro pedigree con i loro attuali successori, Fae, Debast e Theate. E in quest’ottica, il duello di giovedì allo stadio Re Baldovino sarà un test interessante.

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