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«Giustizia sportiva prevede la retrocessione

«Giustizia sportiva prevede la retrocessione per il Catania e la radiazione per Pulvirenti»

Il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, parla del caso su twitter

Di Redazione |

ROMA – «La giustizia sportiva prevede per responsabilità diretta la radiazione per le persone, la retrocessione per le società». Il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, risponde così, su Twitter, a un tifoso che gli chiede di radiare le cinque squadre coinvolte, oltre al Catania, dopo le ammissioni del patron degli etnei, Antonino Pulvirenti. A un altro supporter che si rammarica che la parte offesa sono solo i tifosi, rileva: «Prima di tutto i tifosi e poi tutti quelli che lavorano nel calcio onestamente». «Altre squadre coinvolte direttamente? Per sapere nel dettaglio aspettiamo che i magistrati di Catania facciano il loro lavoro – risponde Abodi – e lo condividano con la Procura Federale».   Il presidente, difende, quindi l’operato della sua Lega per arginare il fenomeno del Calcioscommesse, ricordando i «22 corsi di formazione e informazione, 132 progetti sulla responsabilità sociale, giuramento dei capitani», l’«adozione del modello organizzativo 231 per i club, il monitoraggio delle scommesse mondiale con Sportradar-Uefa e italiane con i Monopoli» e la «proposta di legge per la confisca dei beni per la frode sportiva. Questa la sintesi estrema di un impegno che non basta mai».  

Tommasi: «Preoccupa influenza su singoli giocatori»

MILANO – Del caso Catania oggi ha parlato anche Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. E secondo tommasi di ques’ultimo scandalo del calcio «allarma che si possano coinvolgere nel presunto illecito uno o due giocatori e che il resto della squadra giochi ignara. E che questo comportamento si possa protrarre per più partite». Secondo Tommasi «il singolo corrotto all’interno della squadra scredita tutto il resto dello spogliatoio. La crisi economica dei club ha reso appetibili alcuni tesserati nel coinvolgimento di questi fatti. Non è un caso che una società vicina al default come il Monza fosse stata coinvolta in illeciti. È uno dei motivi per cui ho alzato l’asticella dell’attenzione sul Parma».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA