MILANO – Ha iniziato il Giro d’Italia con ambizioni superiori, ma alla fine Vincenzo Nibali non fa drammi per il settimo posto, e rende onore al vincitore. «E’ stato un anno difficile, complicato, nel quale abbiamo dovuto reinventare tutto, dalla preparazione al calendario ridotto, senza dimenticare l’avvicinamento finale al Giro – commenta il siciliano, classe 1984, della Trek -. Il risultato di questo Giro va accettato così com’è. E’ stato diverso dalle aspettative che avevo e, allo stesso tempo, mi sono dovuto confrontare con un gruppo di giovani rampanti a cui va il mio plauso per la bella performance, in primis al vincitore Teo Geoghegan Hart».
Per Nibali, che al Giro ha trionfato nel 2013 e nel 2016, “ora è il momento di archiviare questo anno così complesso, sia sotto il profilo sportivo che umano. Verrà poi il tempo di fare il punto con tecnici e squadra, di analizzare quello che è stato che, soprattutto, pianificare quello che sarà”.