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Giro d’Italia, monta l’attesa per le tre tappe siciliane: lo spettacolo è assicurato

Di Nunzio Currenti |

CATANIA – Monta l’attesa per l’evento che in Sicilia profuma di storia. Per la seconda volta di fila il Giro d’Italia approderà sulle strade siciliane per vivere tre appuntamenti di grande valenza non solo sportiva. Dopo la partenza da Israele e le tappe in terra straniera, che nascondono diverse insidie, serviti i tre appuntamenti in salsa rosa da gustare in un cocktail esplosivo. Non mancheranno di certo i colpi di scena, in particolare, sull’inedita salita del Valentino che chiuderà la sesta tappa sull’Etna.

CATANIA-CALTAGIRONE. La macchina organizzativa – guidata dal coordinatore delle tre tappe Anthony Barbagallo – sta rifinendo gli ultimi dettagli. Nella suggestiva cornice del Teatro Greco Romano di via Vittorio Emanuele ci sarà il foglio firme: tutto pronto per ospitare il raduno dei ciclisti che inaugureranno le tappe italiane dell’edizione 101. Il quartier tappa da domenica è funzionale, invece, alle Ciminiere dove sono previste iniziative collaterali. Si arriverà per la prima volta a Caltagirone con l’ultimo chilometro con punte al 13% che promette scintilla: viale Torre dei Genovesi potrebbe essere già un primo banco di prova per i ciclisti adatti a questo tipo di percorso. Una quarta tappa tutta da gustare.

LA STORIA. Catania ritrova, quindi, la partenza di una tappa rosa. La prima volta fu il 18 maggio 1930, quando dopo la vittoria di Michele Mara il giorno prima nella Messina-Catania, la carovana si diresse verso Palermo dove, dopo 280 chilometri, s’impose Leonida Frascarelli. Stesso schema nel 1949 si arrivò nella Città dell’Elefante da Palermo con la straordinaria e storica vittoria di Mario Fazio, il ciclista catanese della Bottecchia che indossò la maglia rosa: a vincere la seconda tappa che arrivò nel capoluogo peloritano fu Sergio Maggini con Giordano Cottur che indossò la maglia del leader. Il 27 maggio del 1965 il Giro ritrova come sede di partenza di una cronometro che cambiò le sorti del Giro, visto che Adorni trionfò a Taormina, balzando in testa (esperienza ripetuta nel 1986 con la cronosquadre che si chiuse a Taormina con la Del Tongo di Saronni prima). Ma da Catania sono partite anche le tappe dirette sull’Etna: la prima premiò Bitossi (1967), la seconda Acacio Da Silva (1989). E come non ricordare il doppio appuntamento del 1976 quando ad Aci Sant’Antonio morì Santisteban che sarà ricordato. L’ultima volta si partì da Catania per arrivare a Milazzo con Pellizzotti in maglia rosa e il successo di Bennati.

AGRIGENTO-SANTA NINFA. Ad Agrigento si è corso un Mondiale storico (vittoria di Leblanc). Nella Città dei Templi si è sempre respirato aria di grande ciclismo: per 4 volte è stato arrivo di tappa. La prima volta, come sede di partenza, fu nel 1965 (vinse, poi, a Siracusa Marcoli). Si parte da piazza Vittorio Emanuele con i ciclisti che si contenderanno la vittoria a Santa Ninfa: sarà ricordato il terremoto che devastò la Valle del Belice 50 anni fa.

CALTANISSETTA-ETNA. La salita del Valentino è suggestiva e darà sicuramente la prima scrematura alla classifica generale. Da Caltanissetta (1976, vinse Van Linden a Palermo) si scalerà il Vulcano da un versante inedito che già lo scorso 9 maggio lo stesso Barbagallo propose da subito ai vertici Rcs: arrivo presso l’Osservatorio Astronomico, circa 2 chilometri sotto il Rifugio Sapienza).

«Una salita – commenta Barbagallo – che offrirà una giornata di sport appassionante e che i siciliani non dimenticheranno per tanto tempo. Una salita che s’inerpica lungo le pendenze del Bosco Nave con una carreggiata strettissima che non supera in alcuni punti i tre metri e che taglia la colata lavica del luglio 1983. Come organizzazione stiamo altresì predisponendo i servizi navetta, in collaborazione con Ferrovia Circumetnea, al fine di garantire l’accesso dei tifosi in sicurezza. Le modalità saranno comunicate nei prossimi giorni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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