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Ganna, un bolide da 75 mila euro per inseguire il record dell’ora

In Svizzera il fuoriclasse italiano della pista in Svizzera deve superare i 55,548 chilometri percorsi a ferragosto dal britannico Dan Bigham

Di Redazione |

Una bici da 75 mila euro per conquistare il record dell’ora. Il protagonista sarà Filippo Ganna il “Maradona” italiano del ciclismo su pista che l’8 ottobre sulla pista del velodromo di Grenchen (nei pressi di Berna), ha fissato un appuntamento con la storia: l’assalto al record dell’ora per seguire le orme di Francesco Moser, che lo fece suo nel 1984. Filippo Ganna, 26enne di Verbania, è doppio campione del mondo nella crono su strada, e fra le ore 20 e le 21 proverà ad entrare nella storia del ciclismo. Il team per il quale gareggia (il più ricco, con un budget da 50 milioni, che il patron Jim ratcliffe sborsa ogni anno) gli ha messo a disposizione qualsiasi cosa. Ganna sarà in sella a una bici denominata Bolide F HR 3D, velocissima e affidabile. Un modello unico che vale 75 mila euro.

Il telaio in lega aerospaziale stampato in 3D da solo vale 33 mila euro, il manubrio in titanio stampato in 3D vale 27 mila euro, mentre le ruote monoscocca in carbonio valgono 8.500 euro. La bici che pesa solo 9,3 chili è realizzata con la tecnologia airstream da 23 millimetri.

In 60' dovrà superare i 55,548 chilometri, che sono quelli percorsi poco dopo Ferragosto dal 31enne sconosciuto ingegnere britannico Dan Bigham (anche lui uomo Ineos). L’impresa di Ganna, se di impresa si tratterà, può rilanciare tutto il movimento ciclistico italiano e, in particolare, l’attività su pista che, negli ultimi anni, grazie proprio a Ganna, ma anche all’olimpionico di Rio Elia Viviani, si è risollevata. Nel giorno dell’addio di Nibali, Ganna può entrare nella storia dello sport italiano e succedere a Moser nell’immaginario collettivo. «Sarà uno degli appuntamenti più importanti della carriera», ha detto Ganna al quale poi viene chiesto dove collocherebbe l’eventuale record dell’ora nella graduatoria dei suoi successi. «Al primo posto rimarrà sempre l'Olimpiade – risponde -, che resterà il punto più alto della mia carriera: i Giochi sono l’evento più importante che ogni sportivo possa vivere. Dopo di che ho vissuto altri momenti bellissimi, e se domani dovesse andare bene starà nel mezzo di questi. Se andrà ancora meglio, mi sentirò un po’ più vicino ai grandi del ciclismo, come Moser».

Campione iridato nella prova su strada a cronometro nel 2020 e 2021, quadruplo campione del mondo nell’inseguimento individuale e olimpionico a squadre, Ganna, negli ultimi anni, è diventato un’icona delle sfide contro il tempo. Il record dell’ora, se fosse superato, avrebbe l'effetto di una molla pronta a lanciarlo in orbita. Il tentativo era previsto dopo la fine del Tour de France, ma Ganna non se la sentiva e allora, senza tener conto delle parole di Moser («Dovrebbe provare il record dell’ora dopo la fine dei Mondiali su pista», in programma la settimana prossima a Saint-Quentin-en Yvelines) ha scelto la data di domani, infischiandosene della concomitanza con il Lombardia. Inoltre, la Ineos ha precisato che il velodromo svizzero non era disponibile prima, quasi costringendo il piemontese all’esame con la storia. Intanto lui spiega che «questo per l’ora è un lavoro differente rispetto a qualsiasi altro tipo di sforzo: all’inizio vorresti spingere di più perché ti dici “ho le gambe”, provi buone sensazioni e vorresti andare oltre. Poi però arrivi a un punto che viene chiamato “off” e cominci a soffrire. E' più con la testa che con le gambe, e devi superare i tuoi limiti, l’ho già visto in allenamento sulla pista di Montichiari».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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