Futuro a rischio per la squadra di Serie A/2 di basket Fortitudo Agrigento. A lanciare l’allarme è il presidente della società agrigentina Salvatore Moncada con una lettera aperta rivolta alla città e ai tifosi in cui si dice pronto a iscrivere il club nelle serie minori per garantire l’esistenza della squadra.
«La mia vita – scrive Moncada – è stata sempre rivolta a dimostrare che nel nostro territorio si può fare, nel lavoro e nello sport, ciò che in altri posti è normale: una impresa innovativa, una squadra di successo, e non per sola visibilità personale, ma per l’orgoglio di dire ce l’ho fatta qui». Moncada, sottolinea come per riuscire a fare basket «non poche volte ho messo a rischio tutto».
«L’ho fatto – prosegue – pensando che questo nel tempo avrebbe portato la consapevolezza a un territorio, e ai suoi giovani, che quello che facevo si poteva fare e che qui si doveva fare. In termini di fatturato di gruppo tra il 2010 e 2012 abbiamo raggiunto risultati che nessuno aveva mai ottenuto nel nostro territorio, senza avere appalti dalla pubblica amministrazione. E nel basket ho raggiunto i migliori risultati della nostra città con i play off per la Serie A». La pandemia, però, rischia di lasciare il segno dal punto di vista economico e porta a riconsiderare parecchie cose. «Sono entrato – spiega Moncada – in una versione di vita diversa, più concreta. Siamo riusciti a creare una grande famiglia, giocatori seri, collaboratori che sono cresciuti, piccole aziende che si sono sacrificate per essere vicine con sponsorizzazioni e un gruppo di tifosi costanti, i nostri abbonati, che non hanno mollato mai. Tutto questo ha portato nel migliore dei casi ad una raccolta tra biglietti e sponsor di 150 mila euro, alcuni anni anche meno a fronte di costi fra 900 mila e 1,35 milioni di euro, costi che per il 15-20 per cento sostengono le strutture di federazione e lega basket». «Oggi mi trovo in un limbo – è l’appello di Moncada – in cui non si può ridurre i costi, perché meno di 900 mila euro è impossibile spendere. Queste considerazioni mi hanno portato a decidere di iscrivere la squadra in una serie minore, compatibile alle risorse che il territorio riesce a generare. Contribuirò sempre con una grande sponsorizzazione, da 250 mila euro. La squadra è un bene della città e se qualcuno ritiene che la città di Agrigento ha risorse da potere dedicare, per mantenere la squadra in serie A2, la società non ha problemi da qui al 15 giugno ad accogliere finanziatori o sponsor. In caso contrario la via è già segnata».