ROMA, 06 MAG – A 40 anni dalla sua scomparsa, Rai
Documentari dedica a Gilles Villeneuve una prima serata speciale
il 10 maggio su Rai Due con “Gilles Villeneuve – L’Aviatore”: la
vita e la storia di uno dei piloti simbolo della Ferrari, morto
durante le prove di qualificazione del Gran Premio del Belgio
del 1982 e ricordato ancora oggi come uno dei più coraggiosi e
amati di sempre.
La coproduzione Rai con la regia di Giangiacomo De Stefano
ripercorre, con la voce narrante di Ivano Marescotti, la vita
del pilota canadese e racconta, attraverso interviste, materiale
di repertorio e animazioni, le corse che lo hanno visto
protagonista, le sue incredibili prestazioni e i retroscena ad
esse collegate. Da campione di motoslitte in Canada alle auto da
corsa, Gilles Villeneuve ha portato il suo stile di guida
“eccezionale” nel Circus della Formula 1.
Scegliendo l’allora sconosciuto Villeneuve dopo Niki Lauda,
Enzo Ferrari fa una scommessa con se stesso e scopre che il
canadese ha le stesse cifre del Dna di Nuvolari, quelle di un
uomo senza paura. Sboccia un grande amore. Villeneuve è un
diamante grezzo con cui il Drake può dimostrare al mondo di
essere ancora un grande scopritore di talenti e costruire quel
mito del Cavallino che è stato sempre il suo obiettivo.
Filo conduttore del documentario, il rapporto che l’Italia dei
motori intrecciò con Villeneuve dalla fine degli anni ’70 fino
al 1982, quando, con le sue leggendarie imprese
automobilistiche, contribuì ad alimentare la cosiddetta “febbre
Villeneuve”, una passione senza pari che coinvolse milioni di
italiani. Una carriera unica in un periodo storico della Formula
1, tanto leggendario, quanto doloroso per le tante perdite: Tom
Pryce, Ronnie Peterson, Patrick Depailler, Riccardo Paletti.
Un carattere indomito, esuberante al volante, nella vita
privata Villeneuve è di poche parole e di poche ma solide
amicizie, un po’ alieno in un mondo pieno di mondanità e
spensieratezza. Con 68 Gran Premi disputati, 6 vittorie, 13
podi, Gilles Villeneuve non ha avuto bisogno di vincere un
mondiale per entrare nella storia della Formula 1 e nel cuore di
tanti, tantissimi appassionati.