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L'indagine

Evasione fiscale, la Procura della Figc apre inchiesta su 50 arbitri, compresi Rocchi e Orsato

Di Redazione |

Una vicenda che risale ad anni fa, relativa ai compensi ricevuti dall’Uefa tra il 2018 e il 2022 da una cinquantina di arbitri italiani, poi sanzionati dall’Agenzia delle Entrate, è finita nel mirino della Procura federale della Figc, che da alcuni giorni ha aperto un’indagine in proposito.

Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, perchè non erano mancate le sollecitazioni alla stessa Procura di attivarsi dopo la pubblicazione della notizia di sanzioni inflitte dall’Agenzia per mancati versamenti fiscali ad alcuni tesserati dell’Aia, tra i quali l’attuale designatore Gianluca Rocchi, e l’ex arbitro Daniele Orsato, dimessosi lo scorso agosto.

L’iniziativa cade in un momento delicato per l’Associazione, che sabato 14 dicembre si riunirà in assemblea per eleggere il nuovo presidente, uno tra l’ex n.1 Alfredo Trentalange e Antonio Zappi, il quale una volta eletto dovrà gestire anche la situazione conseguente alla scelta di rinunciare al 2% di peso elettorale in assemblea Figc per ottenere maggiore, e finanche totale, autonomia.

I tempi dell’inchiesta della Procura federale non saranno così brevi, ma una certa fibrillazione è inevitabile, anche perchè a breve sono attese le prime audizioni dei soggetti coinvolti. Dal punto di vista fiscale, le pendenze sono state chiarite dagli arbitri e da loro sanate col pagamento di alcune sanzioni. L’Agenzia delle Entrate aveva loro contestato di non aver dichiarato i compensi ottenuti dall’Uefa per l’attività internazionale, aprendo anche conti esteri dove farli confluire, un comportamento che secondo alcuni sarebbe stato determinato dall’incertezza sull’applicazione della normativa in materia.

Sul fronte sportivo, l’indagine potrà portare a dei deferimenti e anche a sanzioni, che possono andare dalla ammenda alla squalifica, per mancato rispetto degli articoli 3 e 4 del Codice di giustizia sportiva e 42 del regolamento Aia, che richiamano tutti i principi di correttezza, lealtà e probità cui devono attenersi i tesserati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA