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Ecco il nuovo Catania affidato a Tabbiani: venerdì l’esordio al Massimino contro il Crotone

Un mix di giovani e esperti per sognare la serie B

Di Andrea Cataldo |

Sono state settimane di intenso lavoro. Sul campo, il nuovo allenatore Luca Tabbiani ha spiegato ai giocatori che già c’erano l’anno scorso e a quelli che sono arrivati in questa estate cosa vuole che venga fatto e in che modo. In sede, i dirigenti hanno operato e stanno continuando a farlo per costruire una società forte con obiettivi ambiziosi a breve e a lungo termine. Il ds Antonello Laneri e il vice presidente e ad Vincenzo Grella si sono occupati di consegnare al nuovo manager della prima squadra una formazione competitiva. Un gruppo di talento, composto da giovani e esperti, che possa lottare insieme alle altre migliori del girone C della Lega Pro per le zone alte della classifica. Venerdì primo settembre la prima gara di campionato al Massimino contro il Crotone.

IL LETTONE E IL MILANESE

Tra i pali è stato rinnovato l’accordo con il ragazzo che lo scorso anno in Serie D ha fatto il titolare vincendo il campionato. Klavs Bethers a dispetto della sua età (è nato a dicembre 2003, ndc) ha fatto vedere di poter dire la sua anche in palcoscenici ben più impegnativi. Il ragazzo a lungo nei mesi scorsi è stato cercato anche da club di Serie B, su tutti il Palermo, ma ha rifiutato le avances dei rosanero volendo fortemente restare a Catania e giocarsi le sue chances di titolarità. La società però ha anche fatto sbarcare a Catania Alessandro Livieri, che di anni ne ha 26 (è nato a gennaio 1997, ndc) e che proviene da due anni in cadetteria con il Pisa. Il ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Milan, ha fatto tanta C soprattutto con il Feralpisalò quindi conosce la categoria e gli ostacoli che possono arrivare durante la corsa. Sulla carta sarà Livieri il titolare, ma la concorrenza tra i due farà bene a entrambi. Tabbiani osserva gli allenamenti, consulta i suoi collaboratori e poi deciderà. Venerdì sera al debutto contro il Crotone tutto fa pensare che sarà il portiere lombardo a prender posto tra i pali del “Massimino”.

PAROLA ALLA DIFESA

Lo scorso anno mancava il terzino sinistro di ruolo, adesso manca la riserva del terzino destro titolare, che sarà Francesco Rapisarda. È questa l’unica mancanza in un reparto che si è rafforzato con gli arrivi dei forti centrali Marcos Curado e Alessandro Quaini, e degli esterni sinistri Antonio Mazzotta e Mattia Maffei. Il club inoltre ha confermato il muro che lo scorso anno ha ammutolito gli attacchi avversari. I 4 titolari erano: Filippo Lorenzini, Michele Somma, Alessio Castellini e il già citato Rapisarda. Il blocco è rimasto. Laneri ha voluto puntellare, donando a Tabbiani la possibilità di scegliere in ogni ruolo. Adesso ci sono due calciatori in ogni posizione. D’altronde a destra basso sono in tanti i calciatori che possono giocarci e il club ha deciso di soprassedere. Se e quando Rapisarda avrà il raffreddore, qualcuno si adatterà. Poi si vedrà. E a sinistra? Di Mazzotta, a Catania, i tifosi ricordano corse inesauribili sulla sinistra e assist. Ma era il 2014/2015. Maffei gli darà il cambio, in un ruolo dove lo scorso anno ha giocato spesso Castellini, vero jolly di questo reparto. In mezzo Lorenzini e Somma sono una garanzia. Curado da sicurezza e Quaini fosforo, utile per la prima costruzione che tanto piace a Tabbiani.

LÌ NEL MEZZO

Il 4-3-3 di Luca Tabbiani prevede tre uomini a centrocampo. Riccardo Ladinetti, Michele Rocca e Roberto Zammarini sono le novità in un reparto completato dai confermati Giuseppe Rizzo, che potrebbe essere il nuovo capitano, e Marco Palermo. A Ladinetti verrà assegnata la gestione del pallone e l’impostazione del gioco. Il ventiduenne cagliaritano ha piedi educatissimi, l’impressione è che tutto girerà intorno a lui. Rizzo sarebbe il suo alter ego ma ha caratteristiche diverse. Il messinese è più incontrista, ma per visione tattica e lancio lungo millimetrico non è secondo a nessuno. In più, il capitano gli mette la rabbia agonistica che in C servirà. Palermo è la mezzala destra che segna e Zammarini lo specialista nello sfornare assist. A sinistra c’è Rocca che può fare anche il centrale e ha esperienza da vendere tra C e B. Ecco, se proprio vogliamo fare i precisini, manca un’altra mezzala sinistra. Il club ci sta pensando… I tifosi stiano tranquilli.

AVANTI C’È POSTO

La telenovela dell’estate si è conclusa con l’arrivo a Catania di Samuel Di Carmine. Era lui l’uomo che il management rossazzurro ha corteggiato sin dal primo giorno di mercato. Laneri e Grella hanno sempre avuto in mente solo lui. Di Carmine sa segnare e questo già di per se vale tanto. Inoltre è perfetto per il gioco di Tabbiani. Manuel Sarao è l’usato garantito. Attenzione perché Edgaras Dubickas che è arrivato senza troppo clamore, nelle due ultime stagioni ha trovato la continuità di rendimento (18 reti tra Pisa e Piacenza). Se serve, lui c’è. Nelle ali, probabilmente, il Catania è la squadra più forte dell’intero girone. Cosimo Chiricò è un artista. Un visionario. Il suo sinistro farà innamorare i cultori del genere. Marco Chiarella con la palla al piede è imprendibile. I suoi dribbling sono ubriacanti. A sinistra Davide Marsura può rappresentare il vero crack. Averlo in C è un lusso. Il ragazzo, ex Ascoli e Modena, è sveglio, segna e fa segnare. Potrebbe risultare devastante. Giuseppe De Luca e Giuseppe Giovinco sono due seconde punte che possono dare il loro contributo, ma uno dei due o forse entrambi rischiano di abbandonare la Sicilia. Milos Bocic e Gabriel Popovic completano il reparto. Sembrerebbero due esuberi, ma mai giudicare un libro dalla copertina!COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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