Nessuno come il Catania: 13 vittorie di fila interne senza mai rallentare il passo, 9 di fila tra la fine del girone d’andata e una seconda parte del campionato di Serie D stellare. I 17 punti di vantaggio sul Locri, la prospettiva di “scegliere” il giorno della festa per il salto matematico in Serie C che potrebbe cadere il 2 aprile in occasione del confronto casalingo con il Lamezia Terme.

La felicità per lì’andamento della squadra si rinnova in una città alle prese con mille problemi: ma quando si parla di calcio per qualche istante si ritrovano serenità e ottimismo. Sono due delle componenti che il gruppo Pelligra ha portato in dote.

Al Massimino, domenica, c’era un pubblico da record, quasi 16 mila spettatori hanno spinto la squadra alla vittoria nonostante le difficoltà iniziali imposte da un Paternò non certo rassegnato a fungere da comparsa. Prima del via, confermando amicizia e cavalleria, il patron ospite Ivan Mazzamuto ha consegnato un omaggio floreale nella tribuna stampa accanto alla targa che intitola il settore a Stefania Sberna, nostra collega e speaker dei rossazzurri.

Poi il Catania ha vinto la gara mettendo in vetrina Marco Palermo, 6 gol realizzati in questa stagione in 21 gare. Sei volte titolare, in 15 occasioni subentrato, Palermo è diventato l’uomo che spacca le partite: “Il campionato non è finito, ho segnato una doppietta e mi è andata bene. Dobbiamo proseguire su questa strada”.

Ma purtroppo senza il trequartista Vincenzo Sarno, fin qui uomo fondamentale della squadra di Ferraro: domenica è uscito in barella nel finale di Catania-Paternò e gli esami medici avrebbero diagnosticato la rottura del legamento crociato. Per cui, campionato finito.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA