Olimpiadi
Dopo la débacle della scherma, la rivolta degli atleti contro il ct
I big delle squadre maschili e femminili scrivono una lettera a presidente della federazione per chiedere che il tecnico Andrea Cipressa venga rimosso
Bufera sul ct della scherma dopo la debacle delle squadre azzurre alle olimpiadi. In una lettera inviata al presidente della Federazione, Paolo Azzi, gli schermidori italiani hanno chiesto ufficialmente la rimozione del ct Andrea Cipressa nei confronti del quale è venuta meno la fiducia, hanno sottolineato nella missiva gli atleti.
La lettera è stata firmata da Giorgio Avola, Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Andrea Cassarà, Edoardo Luperi, Alessandro Paroli, Guillelme Bianchi, Lorenzo Nista, Damiano Rosatelli, Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Batini, Camilla Mancini, Martina Sinigallia, Francesca Palumbo, Valentina Di Costanzo. Ovviamente, non c'è la firma della figlia di Cipressa, Erika, anche lei in nazionale.
La spedizione fallimentare della compagine azzurra ai giochi olimpici – è la prima volta dopo 41 anni (il precedente è quello di Mosca 1980) che l'Italia torna a casa senza un titolo olimpico – ha fatto saltare i nervi a tutto il settore e già, nei giorni scorsi erano volati gli stracci fra l'ex fiorettista Elisa Di Francisca (protagonista sul tema di un battibecco tv con Julio Velasco) che l'aveva giudicato inadeguato. I mancati risultati hanno sicuramente avvelenato l'ambiente tanto che lo tesso presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva parlato di "ricostruzione". COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA