Ha preso il via, dinanzi al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto dall’avvocato Sergio Artico (componenti Amedeo Citarella, Massimo Lotti, Sergio Quirino Valente, Massimo Vasquez Giuliano), l’udienza relativa ai deferimenti della Procura federale (oggi rappresentata dal sostituto procuratore Gioacchino Tornatore) a carico di 29 società fra Serie B, Lega Pro, Lega Dilettanti (Serie D e campionati di Eccellenza di Campania, Calabria, Puglia e Sardegna), e 52 soggetti riconducibili ai club in questione. I deferimenti riguardano l’inchiesta denominata “Dirty Soccer” sul calcioscommesse, avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
Sotto la lente d’ingrandimento dei giudici di I grado sono complessivamente 27 partite ritenute dall’accusa oggetto di combine, di cui due di Serie B: Livorno-Brescia (4-2) del 24 gennaio 2015 e Catania-Crotone (1-1) del 16 febbraio 2015. Il Livorno è l’unico club di Serie B deferito con l’accusa di responsabilità presunta. Stesso capo di accusa per Scafatese, Monopoli, Nerostellati Frattese, Fidelis Andria, Prato, Cremonese, Pavia e Aversa Normanna. Sempre per quanto riguarda le società, a titolo di responsabilità oggettiva sono state deferite Neapolis (già Turris Neapolis), Akragas Cittadeitempli, Comprensorio Montalto, Puteolana 1902 Internapoli, Hinterreggio, Juve Stabia (a cui si contesta anche una responsabilità presunta), Sorrento, Due Torri, Pro Ebolitana, L’Aquila, Santarcangelo, Maceratese, Grosseto, Savona, Aurora Pro Patria, Torres, Tuttocuoio-San Miniato, Barletta, Vigor Lamezia e Catanzaro.