Di Piazza crea, Marino e Zibert conservano

Di Fabio Russello / 28 Settembre 2015

Le pagelle dell’Akragas dopo il match del Provinciale di Trapani finito 2 a 0 per i biancazzurri

Di Piazza 7,5 (il migliore)

La rivincita dell’attaccante biancazzurro che trova una doppietta da urlo fatta di potenza e precisione eche di fatto spiana la strada all’Akragas per battere il Catanzaro. Fa molto movimento, a volte e anche confuisionario, ma se segna due gol a partita ditemi voi chi non ci metterebbe la firma….

Maurantonio 6,5

Il Catanzaro non fa granché per tutti i 90 minuti e lui al massimo è impegnato quando ci sono i palloni buttati in area un po’ alla rinfusa. Qualche volta respinge, qualche volta blocca la palla, qualche volta lascia col fiato sospeso i tifosi. Magari lo stile non è quello di Yascin, però sembra portiere di sostanza e quando è chiamato in causa risponde sempre bene.

Scrugli 7

L’esterno destro agrigentino è uno delle note liete di questo avvio di campionato. Legrottaglie gli affida la fascia, lui non tradisce. Nel primo tempo oltre che difendere si fa vedere anche in avanti, nel secondo tempo, quando gioca esterno nella mediana a quattro, tiene senza mai dare l’impressione di subire gli avversari. Non solo concreto ma anche duttile.

Sabatino 6,5

Nel primo tempo, ma solo nei primi venti minuti, l’esterno alto del Catanzaro Foresta, gli dà qualche grattacapo e gli scappa pure un paio di volte. Poi prende le misure e per il Catanzaro è finita perché si spegne l’unica luce (anche se piuttosto fioca) ancora accesa. Poi l’Akragas sistema anche il filtro a centrocampo e la difesa biancazzurra non soffre più

Almiron S. V.

Gioca meno di mezz’ora perché non sta bene. E nella mezz’ora in cui gioca più che correre cammina per il campo. Almiron serve se è ad almeno l’80 per cento. Così rischia di essere deleterio perché il centrocampo agrigentino, con lui in campo, era un colabrodo. E infatti quando esce la squadra comincia a giocare. Forse era meglio non rischiarlo dal primo minuto.

Marino 7

Il centrale biancazzurro si conferma un gladiatore. Con lui non passa uno spillo ed è sempre puntuale negli anticipi e domina l’area sui palloni alti. Si becca un’ammonizione per l’unica volta in cui è costretto a dovere ricorrere alle maniere forti. Però non soffre eccessivamente né il fisico di Razziti né la velocità di Agodirim. E infatti si dimostra ancora una volta uno dei migliori.

Capuano 7

Il capitano guida la difesa agrigentina con il piglio del leader. E stavolta non solo ci mette l’esperienza ma evita anche l’ “abuso” dei lanci lunghi. Preciso nelle chiusure e capace di pulire l’area anche quando, negli ultimi dieci minuti, il Catanzaro cerca, in superiorità numerica, di riaprire il match. Ma potevamo giocare un’altra ora: i calabresi non avrebbero segnato mai.

Aloi 6

Partita generosa per il centrocampista biancazzurro che nella mediana ha battagliato sia quando con le squadre corte c’era una specie di tonnara, sia quando con le squadre lunghe c’erano più spazi da sfruttare. Però non si tira mai indietro nemmeno quando c’è da fare “garra” con gli avversari. Magari non è tra quelli più “visibili” però la sua presenza si sente.

Zibert 7,5

Rischiava di non scendere in campo perché febbricitante e alla fine, anche questa volta, si dimostra tra i migliori. E’ l’uomo ovunque del centrocampo agrigentino capace di rubare palla e lanciare il contropiede biancazzurro ed è capace anche di costruire il gioco anche nei momenti in cui l’Akragas ha sofferto la pressione calabrese. Per l’Akragas attuale è un giocatore imprescindibile.

Madonia 6

Il tecnico lo mette attaccante centrale nel 4 3 3 che apre la partita. Magari non è esattamente la sua posizione preferita però questo dà profondita al gioco agrigentino. Legrottaglie gli dà però solo un tempo perché non rientra dagli spogliatoi. Ancora non è al meglio e si vede, ma resta uno degli elementi su cui puntare forte se si vuole conquistare, il prima possibile, la salvezza.

Leonetti 5,5

Non brilla e si fa anche cacciare per un colpo proibito ad un avversarsio a dieci minuti dalla fine. Un po’ peggio rispetto al match col Cosenza (dove comunque non aveva fatto sfracelli). Legrottaglie però gli ha ridato fiducia. Vediamo nei prossimi match se riesce a entrare meglio nel match. Di sicuro c’è che l’impegno lo mette e corre tanto. Serve però più sostanza (e magari un gol).

Salandria 6,5

Sarà stato un caso, ma esce Almiron, entra lui, e il centrocampo agrigentino, come d’incanto, non soffre più le folate (si fa per dire) offensive del Catanzaro. Ci mette sostanza e corsa e alla fine, anche se tecnicamente, sulla carta, l’Akragas ci perde, ma dal punto di vista del dinamismo e della fisicità ci guadagna e anche tanto.

Caze da silva 6,5

Legrottaglie lo butta nella mischia nella ripresa quando c’è da blindare il 2 a 0 maturato nel primo tempo. Lui si mette esterno di destra della linea di difesa e va detto che l’Akragas non soffre mai, nemmeno nel momento di maggiore sforzo del Catanzaro. Controlla insomma con calma e senza comunque dover strafare anche perché il Catanzaro visto al Provinciale è davvero ben poca cosa.

ROGHI 6

Entra per sfruttare qualche contropiede. Crea qualche occasione. Da rivedere.

Nicola Legrottaglie 7 (allenatore)

La squadra gioca e anche piuttosto bene e soprattutto il tecnico pugliese ha anche la capacità di leggere bene e senza presunzione la partita: finisce il primo tempo 2 a 0 e lui cambia la squadra trasformando un 4 3 3 piuttosto offensivo in un più concreto 4 4 2. Se il buon giorno si vede dal mattino…

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: akragas-catanzaro legapro