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Davis: Berrettini, sacrifici sono fatti per vivere momenti così
'Ero stanco, ma adrenalina era tanta. Finale è sogno realizzato'
ROMA, 24 NOV – “Ovviamente c’era un po’ stanchezza, ma la metti da parte perché l’adrenalina era tanta, così come la voglia di dare una mano. Non importa chi gioca, dopo l’inno ci siamo detti che questa finale l’avremmo giocata tutti insieme”. Così Matteo Berrettini, dai microfoni di Rai Sport, dopo aver battuto l’olandese Botic Van de Zandschulp nel primo incontro della finale di Coppa Davis a Malaga. “Ma è solo il primo step – dice ancora il tennista romano -, ora c’è Jannik. ma teniamo alto il livello del motore. Giocare in azzurro, rappresentare l’Italia in una finale di Davis, vuol dire realizzare i sogni di un bambino che voleva giocare a tennis. Tutto è più facile ascoltando l’inno, è un’emozione, il lavoro e i sacrifici sono fatti per vivere momenti come questi e cerco di godermeli in pieno”.