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D’Andrea, un attaccante prolifico al servizio del Catania: “Il Massimino, uno stadio monumentale”

Il giocatore, intervistato in esclusiva per il nostro giornale, dal ritiro di Assisi lancia la sua sfida

Di dall'inviato Giovanni Finocchiaro |

Filippo D’Andrea è stato uno dei pezzi pregiati del mercato degli attaccanti che il Catania ha portato all’ombra dell’Etna. I 16 gol segnati in C, con la maglia del Cerignola nell’ultima annata, sono una garanzia di affidabilità.

Il giocatore, intervistato in esclusiva per il nostro giornale, dal ritiro di Assisi lancia la sua sfida: “Catania è una piazza delicata e molto esigente. Ha una storia importante ed è giusto che i tifosi chiedano il massimo. Se pratichi uno sport così popolare ti prendi oneri e onori. Io lo so che se le cose andranno bene sarò applaudito, se dovessi sbagliare sarei criticato. Ma è una responsabilità che mi assumo volentieri”.

D’Andrea nella stagione scorsa ha giocato a Catania da avversario: “Sono entrato in uno stadio monumentale, adesso avremo il pubblico dalla nostra parte e spero di ricevere affetto e sostegno”.

In quale ruolo d’attacco verrà schierato D’Andrea, che ha provato spesso da prima punta, ma anche da trequartista dietro l’attaccante più avanzato? “Posso fare tutto: trequartista, seconda punta, giocatore più avanzato. Catania è un privilegio. E poi se chiama un direttore come Faggiano non può essere un’annata come le altre”.

Due pagine di approfondimento con l’intervista a D’Andrea e un’altra esclusiva con il direttore sportivo Faggiano in edicola con il giornale o acquistabile qui online.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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