Da Ronaldo contro Messi a Inter-Real: le sfide che regalerà la Champions

Di Redazione / 01 Ottobre 2020

 

ROMA – Riparte la Champions League, e la prima sfida è una lotta tra giganti: Cristiano Ronaldo contro Lionel Messi. Dal sorteggio dei gironi, che l’Uefa ha tenuto a Ginevra a porte rigorosamente chiuse se non alle tv, a uscire con un sorriso amaro sono però l’Inter, che pesca il Real Madrid, e soprattutto l’Atalanta, finita nel gruppo D con Liverpool e Ajax. Meno proibitivo il raggruppamento della Lazio (F), che dall’urna di Drogba e Malouda ha pescato Zenit, Borussia Dortmund e Bruges. Per il resto, accoppiamenti equilibrati, col Bayern Monaco campione uscente che trova l’Atletico Madrid di Suarez e il gruppo H che si segnala per l’equilibrio: Psg, United e Lipsia, oltre al piccolo Basaksehir.

Il cammino che porterà alla finale di Istanbul del 29 maggio 2021 comincerà con un mese di ritardo, il 20 ottobre, e l’Uefa spera che la pandemia di Coronavirus impedisca solo (e temporaneamente) l’accesso del pubblico agli stadi, per ora ancora chiusi. Ma si comincia subito con la sfida da 11 palloni d’oro. La Juve, testa di serie, nel gruppo G ha pescato il Barcellona finito in seconda fascia per la crisi dello scorso anno, oltre alla capolista ucraina Dinamo Kiev e allo storico Ferencvaros di Budapest. I bianconeri ritroveranno anche Pjanic, protagonista dello scambio di mercato con Arthur, ma è chiaro che a rubar gli occhi sarà lo scontro tra i due giganti d’Europa: se non altro perchè sarà l’ultimo a questo livello, con la generazione di Mbappè che preme per scalzare i dominatori del premio France Foot. In ogni caso, per Pirlo e Koeman la qualificazione è più che a portata di mano.

Più complicato il cammino di Conte, nonostante l’Inter sia partita fortissima in questa stagione. Il Real, anche senza più acquisti galattici (anzi cessioni: via Bale, Hakimi, James Rogriduez) resta nel segno di Zidane. Se Cr7-Messi è sfida da 11 palloni d’oro, Inter-Real lo è da 16 Coppe Campioni (13 a 3 per le merengues, a onor del vero), con precedenti storici. Conte misurerà al Bernabeu la crescita della sua creatura, ma punterà gli ucraini dello Shaktar (battuti 5-0 in estate per l’Europa League) e sul Borussia Moenchengladbach le ambizioni di qualificazione. Con i tedeschi, peraltro, inevitabile rievocare la partita del ’71, quando una lattina colpì Boninsegna e il 7-1 per la squadra di Netzer non valse, con la ripetizione del match a favore dell’Inter.

Hanno storia e spessore ma non fanno paura all’Atalanta le avversarie del gruppo D. Il Liverpool vuole tornare a dominare anche in Europa, dopo aver vinto due anni fa ed esser poi caduta con l’Atletico Madrid nella stagione dedicata al ritorno al successo in Premier: come da crisi Covid, anche Klopp ha fatto pochi acquisti, ma Diogo Jota e Thiago Alcantara bastano a completare la squadra di Salah e Manè. L’Ajax non è più la squadra che due anni fa impressionò la Champions: da Van de Beek a Dest (ultima cessione oggi, al Barca), i trasferimenti hanno avviato un altro ciclo. Nel girone anche i danesi del Midttiylland, club di Hering nato solo 21 anni fa.

Infine la Lazio: il suo appare un girone non proibitivo, ma lo Zenit di San Pietroburgo campione di Russia ha già giocato 22 partite ed è di nuovo in testa al campionato. Dalla quarta fascia il Bruges, ora secondo nel campionato belga dopo sette giornate 

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