Correre e passeggiare in compagnia degli amici o con persone che non si conoscono, magari faticando con maggior serenità rispetto alla frenesia che accompagna le nostre giornate.
La corsa come metafora della vita, perché, come diceva Nelson Mandela, «sembra sempre impossibile farcela, finché non ce la fai». Poi, però, una volta al traguardo, nello sport come nel quotidiano, ci si ferma, ci si rialza e si riparte.
A volte, lo sguardo va oltre, supera il cartello dell’ipotetico traguardo, perché lo sport non è solo competizione o agonismo allo stato puro, è un autentico conglomerato valoriale, un vero e proprio patrimonio inestimabile per la società a prescindere dal risultato.
La manifestazione “Corri Catania” rappresenta tutto questo: una best practice nella quale i partecipanti, nell’assecondare l’aspetto ludico, hanno scelto di coniugare lo sport e la solidarietà per la realizzazione di progetti sociali finanziabili grazie a quei 5 km diventati ormai un simbolo.
Catania ha dimostrato il suo spirito solidale, con numeri in costante crescita: dalle 7.700 presenze della prima edizione alle 33.800 del 2018, con le oltre 200mila in un decennio di storia.
Non aridi numeri, ma numeri che hanno permesso, grazie al cuore degli etnei, di raccogliere fondi per la realizzazione di importanti progetti nelle strutture ospedaliere locali.
Lo sport agonistico o la semplice pratica sportiva, svolgono un ruolo sociale vitale, uno strumento di educazione e uno straordinario catalizzatore di valori universali positivi.
Lo spirito con cui gli organizzatori e il Comune di Catania, con il coinvolgimento delle istituzioni e della società civile, hanno saputo creare una squadra vincente, dimostra ancora una volta che il sistema Paese è sano, che i catanesi e i siciliani quando si tratta di essere in prima linea per costruire il futuro, migliorando il presente, ci sono.
Una generosità con radici profonde, in un territorio spesso abbandonato, ma che merita di essere valorizzato per creare sviluppo e occupazione in una terra meravigliosa e dal clima ideale per la costruzione di modelli vincenti come la “Corri Catania”.
Il Terzo Settore, da sempre, costituisce una realtà in continua evoluzione che ha, nel volontariato sportivo, una componente di prim’ordine, in grado di creare quel valore aggiunto che si esplicita in una cittadinanza attiva, ovvero quel senso di partecipazione della comunità che fa dell’inclusione uno dei suoi cardini fondamentali.
Lo sport è partecipazione, quella polis dove persone di ogni livello e condizione sociale uniscono le loro forze per il bene comune.
*Presidente Coni