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Catania, una Tribuna A stracolma per fare festa con gli azzurrini

Di Andrea Cataldo |

Oggi pomeriggio alle 18,30 allo stadio “Angelo Massimino” la Nazionale italiana Under 21 giocherà per la prima volta nella storia una gara a Catania, e sarà anche l’esordio sulla panchina degli azzurrini per il ct Paolo Nicolato, considerato che fin qui il tecnico azzurro ha incantato da selezionatore delle under 18, 19 e 20.

Si prevede una Tribuna A stracolma di gente, c’è voglia di azzurro, e questo si è percepito per tutta la settimana nel quartier generale del Catania calcio, lì dove gli azzurri hanno preparato il match contro la Moldavia.

Tanti sono stati i ragazzi che hanno sostato tra le piazzole del Village rossazzurro in attesa che capitan Locatelli e soci passassero, per strappare loro un selfie o un autografo. «Mi auguro di cominciare col piede giusto la mia esperienza in Under 21, – così il commissario tecnico azzurro – spero che Catania mi porti fortuna, a livello di principi c’è la ferma intenzione di dare continuità al lavoro di Mancini, facendo in modo che i ragazzi possano conoscere determinate situazioni che poi si ritroveranno, spero, in Nazionale maggiore».

La panchina dell’Under 21 è il giusto riconoscimento al lavoro svolto da Nicolato negli ultimi anni nelle giovanili azzurre, un lavoro che ha fruttato un secondo posto all’Europeo Under 19 e un quarto posto al Mondiale Under 20 dello scorso giugno. «Ho trovato dei ragazzi che hanno voglia di essere qui in Under 21, e che vogliono rimanerci a lungo. Questa è una rosa importante e in questa fase di apprendimento è fondamentale la conoscenza. Cercheremo insieme di proseguire il lavoro che abbiamo già iniziato anni fa, e di mantenere la stessa filosofia e lo stesso atteggiamento che ci ha permesso di farci volere bene dalla gente. Ecco l’obiettivo è che questo affetto nei nostri confronti continui».

Ha avuto poco tempo Nicolato per preparare il gruppo, ma già si pone degli obiettivi a breve termine. «Ho chiesto ai miei ragazzi di non avere paura di sbagliare, qualcuno è un po teso, e lo capisco perchè è all’esordio, ma ho detto loro che gli errori di domani pomeriggio li utilizzeremo per cercare di costruire qualcosa di importante per il futuro. Niente può nascere perfetto».

Aggressione, riconquista, baricentro alto, e giocare nella trequarti avversaria. Questi sono i concetti sui quali sta premendo Nicolato, senza dimenticare però l’atteggiamento mentale. «Non dovremo essere presuntosi, non basta più chiamarsi Italia per vincere le partite. Non voglio vedere calciatori che pensino di essere superiori agli altri, voglio vedere calciatori che mostrino in campo di esserlo».

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