Il Catania torna in Campania dopo una settimana non facile ma con l’ atteso epilogo che ha portato alla nomina del nuovo amministratore delegato, l’ingegnere Giuseppe Di Natale subentrato al dimissionario Pietro Lo Monaco.
Si chiude un ciclo e se ne apre un altro nella speranza che si riescano a compiere i passi giusti perché il futuro societario del club rossazzurro resta pieno di incognite e in questo senso la settimana prossima potrebbe riservare altre sorprese, ma nel frattempo si pensi al calcio giocato e a ricostruire una squadra con le “ruota a terra” dopo la sconfitta al Massimino con il Monopoli diventato pure una bestia nera dei rossazzurri.
In questa venticinquesima giornata il Catania va al “Menti” a sfidare quella Cavese che in classifica è decima, con un punto in meno rispetto al Catania che in questo momento della stagione si sta paradossalmente ritrovando a lottare per la salvezza così come dichiarato dallo stesso Lucarelli che ieri non riuscendo a trovare il tempo sufficiente per tenere la conferenza stampa pre gara, non ha potuto determinati aspetti tecnici in proiezione futura.
Del resto certe risposte bisogna comunque darle sul campo e più che Lucarelli dovranno essere i giocatori a ritrovare la via smarrita.
La gara con la Cavese si prevede combattuta, probabilmente sarà nervosa: ad arbitrarla sarà il sign. Federico Longo della sezione Aia di Paola – assistenti Mauro Dell’Olio di Molfetta e Pierluigi De Chirico di Barletta – e per il direttore di gara calabrese sarà il secondo appuntamento con il Catania.
Il primo e un unico precedente risale al match contro il Bisceglie al “Massimino«era lo scorso 23 ottobre in cui i rossazzurri pareggiarono 1 a 1, proprio nel giorno dell’inizio della seconda avventura del tecnico livornese alla guida degli etnei.
Finita quasi sempre in parità lontano dalla Sicilia, sarà pure la partita degli ex.
Nella Cavese Sasà Campilongo dovrebbe confermare la stessa formazione che ha pareggiato domenica nel derby di Paganese e ci sarà il folletto Di Russotto, ex rossazzurro come Lulli.
Catania privo di Di Molfetta e Rizzo, quest’ultimo al secondo ed ultimo turno di stop e Lucarelli dovrà fare a meno anche degli infortunati Curiale, Noce, Saporetti e Dall’Oglio. Probabile il ritorno al 4-2-3-1 con Calapai al rientro in difesa, ballottaggio in mediana fra Vicente e Biagianti, Manneh sulla trequarti insieme a Biondi e Curcio.
Cristiano Lucarelli inoltre ha portato con se l’appena arrivato Leo Belech, attaccante camerunese ufficializzato venerdì pomeriggio e primo acquisto effettuato dal nuovo ad, ma difficilmente verrà impiegato almeno dal primo minuto.
In avanti davanti al portiere avversario è probabile che venga schierato ancora una volta Barisic ma non si esclude un possibile impiego di Andrea Mazzarani. Lucarelli di alternative ne ha poche e, quindi, cercherà la migliore. Lui meglio di ogni altro conosce lo stato di forma dei suoi giocatori e chissà che il tecnico livornese non si decida di giocare qualche altra carta a sorpresa scovando dalla panchina qualche elemento capace di ridare vigore e lucidità al Catania. Del resto tutti sono sotto esami in questo momento e chi vuol intendere intenda…