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SERIE C
Catania, Pelligra non molla e rilancia: investimento sul campo di Nesima. Ma l’obiettivo resta il centro sportivo
Quasi un milione per rifare un impianto non di sua proprietà: cosa c'è dietro la mossa del presidente
C’è un alibi per tutti dicono e scrivono i tifosi del Catania. Per il presidente Pelligra che vive la realtà rossazzurra una volta ogni 50 giorni e si fida di chi regge la baracca in loco. Per il vice presidente e amministratore delegato Grella che dialoga con la proprietà e dipende dalla stessa. Per il diesse Faggiano che ha dovuto amministrare la coda finale del mercato con poche monetine e ora deve cedere gli esuberi. Per il tecnico Toscano che ha voluto accettare il ridimensionamento e dunque un gruppo di calciatori molti dei quali non erano quelli immaginati in un progetto tattico. Per i giocatori che tra acciacchi, infortuni e allenamenti spesso sono andati in campo zoppicando fisicamente e soprattutto sul piano mentale. Per i dirigenti che per contratto devono accettare gli appuntamenti con gli sponsor anche dopo sconfitte che non inducono certo a feste, selfie e sorrisi.
Cosa attendersi oggi dal Catania? Aggiustamenti e polso fermo. Sabato sera, senza tanti strombazzamenti mediatici, il vice presidente Grella ha “accompagnato” il tecnico Toscano nello spogliatoio tenendo energicamente (anche più che energicamente) la squadra a rapporto per capire i perché di certi errori e richiamandoli una volta di più a responsabilità da assumersi di fronte a una città che protesta, contesta, inveisce, pretende e ipotizza anche un disimpegno dei Pelligra con la società che sarebbe in vendita. O, ancora, in tanti sperano che se ne possa andare.
In realtà, ma non è stato ancora ufficializzato (potrebbe farlo Pelligra al suo ritorno a Catania, domenica) dopo quasi tre anni di attività in questa città, il gruppo Pelligra ha già impegnato una somma vicina al milione di euro per sistemare una volta per tutte un impianto che non è di proprietà: si tratta del campo di Nesima.
Una mossa che il presidente ha voluto con fermezza per consentire ai giovani e al settore femminile di allenarsi e giocare le gare con la presenza di pubblico. Ecco perchè nelle prossime settimane le gare ufficiali saranno disputate a porte chiuse.
Quello di Nesima sarà il primo investimento sulle strutture in città e arriva nel momento in cui i dubbi sul rapporto Pelligra-Catania viene messo in discussione da più parti. A ragione o a torto.
Un distinguo importante va anche sottolineato: l’operazione su Nesima non annullerà il progetto che riguarda il centro sportivo. Sia chiaro in modo da non dare indicazioni errate su una valutazione che la società sta continuando a perseguire. Il fatto è che ogni volta che si presenta un emissario di Pelligra per valutare un terreno i prezzi lievitano in maniera esagerata. E Pelligra che di mestiere fa proprio il risanatore di quartieri interi vuole spendere ma non regalare soldi. Siamo onesti anche se in questa fase della stagione tute le attenzioni sono rivolte sui risultati deficitari del gruppo.
In questo caso il Catania, nonostante le mosse della stagione passata, ha tesserato 23 nuovi calciatori. Adesso per far posto ai nuovi acquisti deve vendere necessariamente. Fino a oggi il gruppo Pelligra ha speso una cifra vicina ai 15 milioni. Per una Serie C è esagerato. Sono stati commessi errori di valutazione, sono stati firmati contratti anche esagerati per il valore del singolo giocatore. Oggi gli esuberi, a occhi e croce, pesano un milione di euro. Dunque cedere non solo i cinque, ma anche coloro che non si sono adeguati alle idee tattiche di Toscano o non hanno reso come ci si attendeva.
Si attende Pelligra in città e non più per applausi o giri di campo, magari per avere contezza e atti concreti sulla voglia di sviluppare un progetto a lungo termine. La mossa di Nesima è un primo atto importante, ne devono seguire tanti altri. Ma una cosa è certa e lo abbiamo appurato da fonti nostre, non certo vicine alla società: Pelligra non vuole vendere il club. Quando si è presentato un possibile acquirente o chi era intenzionato a comprare azioni è stato rispedito al mittente. Pelligra non vuole cedere il Catania e neanche lasciarlo morire. Aspettiamo altri segnali importanti e non certo soltanto parole.